Endesa Pavilion
26
Ago

Endesa Pavilion

Progettato dall’IAAC (Institute for Advance Architecture of Catalonia) di Barcellona, in occasione del congresso internazionale SmartCity 2012, l’Endesa Pavilion è un prototipo solare autosufficiente ad alta efficienza energetica. Alla fine del congresso e per un periodo di un anno il padiglione è stato utilizzato come sala di controllo per il monitoraggio e il collaudo di alcuni progetti correlati alla gestione intelligente dell’energia. La stessa prestazione ambientale ed energetica del padiglione è stata misurata e analizzata in tempo reale utilizzando la stessa piattaforma informativa. Realizzato in legno secondo un approccio multiscala e parametrico, il padiglione è un esempio di come rivedendo il processo di progettazione e produzione sia possibile raggiungere una effettiva autosufficienza energetica mettendo in pratica il concetto “la forma segue l’energia”. 

La passeggiata a mare di Barcellona si è arricchita da qualche tempo di una nuova attrattiva architettonica. Sulla banchina del Porto Olimpico, dalla fine del 2011, sorge un singolare padiglione in legno, progettato dall’Istituto di Architettura Avanzata di Catalogna per l’Endesa, una delle più grandi società di energia elettrica del mondo e la più grande utility spagnola. Caratterizzato da una forma sfaccettata, si propone come un prototipo solare e come un manifesto per l’architettura sostenibile. Come manifesto, il padiglione incarna il concetto “la forma segue l’energia” rendendo visibile il ciclo ambientale dell’energia attraverso la forma delle facciate, definite da componenti modulari (una sorta di “mattoni solari)” che rispondono all’esigenza di massimizzare gli apporti fotovoltaici, ma anche ai venti prevalenti e alle differenti condizioni estive e invernali. Come prototipo, il padiglione rappresenta una ricerca sulle possibilità di collegare i processi industriali di prefabbricazione alla progettazione più avanzata e alle tecniche di fabbricazione digitali. La trasparenza è alla base dell’Endesa Pavillion. Secondo il pensiero dei progettisti, è essenziale che l’architettura per essere in grado di generare la necessaria consapevolezza ambientale restituisca i criteri che ne hanno guidato la progettazione e diventi facile da comprendere e visibilmente portatrice di valori che ne hanno spinto ogni decisione riguardante forme, materiali e posizione. Poiché ogni scelta parametrica è stata effettuata non sulla base di esili capricci tecnologici, ma semplicemente dettata da tecniche progettuali calibrate e matematicamente precise.

Endesa Pavilion

Il padiglione e la facciata
Il padiglione è il prototipo di una costruzione multiscala, non è un’opera finita e non deve essere inteso come un simbolo, un’icona. È, invece, un esperimento nato per definire un sistema costruttivo di facciata multiscalare, basato su un insieme di regole matematiche e logiche semplici, necessarie affinché il modello possa essere esportato, adattato a ogni contesto e condizione climatica, e fabbricato localmente. La facciata è composta da elementi modulari che reagiscono agli apporti solari, proteggono dalla radiazione solare, garantiscono l’isolamento, la ventilazione e l’illuminazione. Sono singoli componenti che integrano tutti i livelli di intelligenza di cui un edificio ha bisogno; un unico sistema costruttivo che è capace di fornire soluzioni per un modulo abitativo che può essere applicato nella progettazione di una casa o inserito ripetutamente all’interno di una torre per uffici senza cambiarne la logica, ma solamente adattando le geometrie. Ogni modulo, in ogni punto, dà infatti risposta, con accuratezza matematica, alle differenti sollecitazioni dei diversi orientamenti e posizioni. Il software utilizzato per il calcolo solare, connesso alla logica della progettazione parametrica, ha permesso di ottenere una soluzione ottimale: la facciata si apre verso sud, rispondendo al percorso solare, diventando attiva e permeabile, mentre si chiude e protegge verso nord. Ogni componente è calcolato e generato utilizzando strumenti di progettazione parametrici, è fabbricato usando fresatura CNC su pannelli di legno microlaminati, preassemblati, trasportati e collegati alla struttura. L’intero processo ha richiesto 5 settimane. Il padiglione è un edificio autosufficiente e, come un albero, prende vita dallo scorrere dell’energia circostante; gli elementi che compongono la facciata, come le foglie di un albero, generano energia e allo stesso tempo garantiscono un microclima confortevole…

foto Adriá Goula

⇒ l’approfondimento continua sul numero 11 di legnoarchitettura