LA CITÉ DU VIN

Bordeaux (F)
21
Feb

Una città per il vino

Un progetto iniziato nel 2009 con i primi studi di fattibilità e conclusosi a giugno 2016, quando La Cité du Vin è stata inaugurata. È questo il percorso dello spazio culturale di circa 13.350 m² disposti su 10 piani dedicati al vino e alla sua produzione realizzato a Bordeaux.

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Il progetto è frutto di un concorso di architettura i cui vincitori, tra i 114 iscritti alla gara, sono stati lo studio parigino XTU Architects e gli esperti inglesi di design museale Casson Mann Limited in associazione con lo studio canadese di ingegneria SNC Lavallin. Il bando di gara imponeva, infatti, come condizione di partecipazione, la formazione di una partnership architetto-designer al fine di garantire un progetto coeso sia dal punto di vista strutturale/architettonico che di design degli interni.

Aree espositive e di incontro, spazi multisensoriali, stanze di lettura e di assaggio, un negozio e tre ristoranti, di cui uno panoramico, sono ospitati all’interno di questo fabbricato che si ispira liberamente al movimento dei liquidi, in particolare a quello del vino fatto ruotare in un bicchiere per individuarne i profumi e a quello dei vortici d’acqua che si formano nel fiume antistante e ai tronchi nodosi e ritorti delle viti.

Tutto nell’edificio, all’interno e all’esterno, evoca l’anima del vino, secondo una “rotondità senza soluzione di continuità” che lega la struttura al contesto circostante generando una sensazione di movimento perpetuo. I pannelli in vetro serigrafato e in alluminio perforato dell’involucro mutano a seconda della luce del sole o delle condizioni del cielo, dialogando con il fiume nel quale si specchiano continuamente e riflettendo una luce dorata che richiama la pietra chiara delle facciate dei palazzi di Bordeaux: un aspetto esteriore in continua evoluzione, come il vino.

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Gli archi in legno lamellare, che si innalzano, ondeggiano e si stringono, connotano il percorso fisso della mostra permanente, determinando – ancora una volta – la sensazione di movimento e richiamando i telai in legno delle barche e le assi delle botti in cui il vino viene fatto invecchiare. Due sono gli accessi a La Cité du Vin, deliberatamente contrapposti in pianta per creare un impressione di movimento, di flusso e di scorrere tra l’interno e l’esterno, il primo che si affaccia sulla città, il secondo verso il fiume. Tutti i percorsi interni gravitano attorno al corpo scale: a partire dal piano terra piuttosto buio, che ricorda una cantina o il terreno dove affondano le radice delle viti, passando attraverso la salita verso l’alto, incoraggiata dall’illuminazione naturale che penetra nell’edificio grazie alla corte interna, per concludersi con l’arrivo al Belvedere della torre alta 55 m.

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foto | Julien Lanoo, Anaka, P. Tourneboeuf

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 26 di legnoarchitettura