Maison de la Petite Enfance

Lieusaint (F)
25
Lug

Una scuola in Francia

I bambini, specie se di tenera età, tendono ad adattarsi più facilmente alla frequentazione di una scuola, se questa è confortevole, fornisce un senso di sicurezza e consente loro di sviluppare la propria immaginazione. A Lieusaint, una cittadina immersa nel verde a qualche decina di chilometri da Parigi, la Maison de la Petite Enfance incarna tali caratteristiche, migliorando al contempo la vecchia rete scolastica del paese e rafforzando il legame tra genitori e figli e tra gli stessi piccoli frequentatori.

Costruita su un sito che funge da interfaccia tra una zona prettamente residenziale e il centro della città, la struttura si inserisce con armonia nel paesaggio, conservandolo e valorizzandolo attraverso i suoi volumi, i materiali e i colori. L’edificio, infatti, che ospita un asilo nido per 40 bambini, gli spazi destinati alle educatrici e alla gestione della scuola e le aree multifunzionali, si apre su un sentiero verde che lo collega alla città e al bosco, guidando i fruitori direttamente all’ingresso principale, e si caratterizza per il rivestimento esterno della copertura e delle pareti in piastrelle di ceramica dai toni caldi del marrone e ocra, posate senza soluzione di continuità.

Questa finitura crea un involucro monomateriale che viene movimentato dal leggero spostamento, rispetto all’asse nord-sud, dei sette volumi dal tetto spiovente che costituiscono il complesso educativo. Solo i fronti corti svelano il materiale con cui sono realizzati i vari corpi, il legno, che a sua volta diventa immagine iconica dell’obiettivo di sostenibilità dell’edificio.

Lo spazio dell’asilo è scandito da una lunga spina centrale, realizzata con atrii, corridoi e giardini chiusi, a dividere la scuola in due parti apparentemente separate ma sempre interconnesse mediante finestre interne che consentono il controllo continuo delle aree principali.

Come piccole case indipendenti, i volumi con le loro diverse funzioni possiedono peculiarità specifiche, quali differenti quote al colmo del tetto e variazioni nei prospetti per la presenza di aperture vetrate dalle altezze eterogenee.

La spinta verso la sostenibilità dell’asilo nido è sottolineata anche dall’involucro altamente isolato, al fine di raggiungere un basso consumo energetico, e dall’installazione di soluzioni tecnologiche verdi integrate in copertura. (…)

foto | © Patrick H. Müller

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 27 di legnoarchitettura