A Chiusa (BZ) sulla copertura di un edificio commerciale esistente è in fase di realizzazione un ampliamento che, per una superficie totale di 260 m2, accoglierà i nuovi spazi espositivi, le sale riunioni e le aree per convegni dell’azienda. L’intervento è effettuato con il sistema costruttivo in elementi modulari XYLEVO.
Sul piano di appoggio costituito dall’ultimo solaio del fabbricato esistente vengono tracciate le murature, grazie a casseri in legno che sono riempiti con calcestruzzo e di seguito staggiati a formare il cordolo su cui poggeranno le pareti portanti dell’ampliamento.
Dopo la scasseratura, sul cordolo in cls si procede al posizionamento della guaina impermeabilizzante in caucciù e del dormiente sagomato, così da agevolare l’incastro del primo corso dei moduli. Sulla prima fila vengono collocati gli elementi in OSB fino ad altezza prevista dal progetto.
Contestualmente alla posa dei blocchi, alle intersezioni delle murature vengono collocati montanti in legno che vanno a costituire, assieme alle travi dei solai, un sistema a telaio. Un nastro forato metallico irrigidisce la struttura in corrispondenza dell’angolo, mentre i lavori di montaggio proseguono fino alla quota del primo piano.
Prima di procedere alla coibentazione degli elementi cavi in OSB, in corrispondenza delle aperture vetrate viene segata la parte superiore dei blocchi al fine di consentire il posizionamento dell’elemento di chiusura. In seguito si effettuano le operazioni di isolamento riempiendo le cavità con materiale isolante granulare.
Completato l’isolamento, si procede alla chiusura delle pareti portanti così realizzate. Viene utilizzato, anche in questo caso, un elemento sagomato che si incastra con la parte superiore dei mattoni di legno. Questo cordolo superiore viene inoltre fissato alla struttura sottostante mediante viti filettate inserite a 45°. Il fabbricato è ora pronto per accogliere la struttura della copertura.
Le pareti portanti vengono fissate al solaio di copertura dell’edificio esistente sottostante mediante staffe angolari; i collegamenti alla struttura in legno avvengono con chiodi, mentre sul cemento si utilizzano ancoranti avvitabili meccanicamente. Completata la muratura verticale portante, si iniziano le operazioni di posa delle travi di banchina che accoglieranno l’intelaiatura primaria della copertura.
Le travi di banchina sono sagomate e configurate per alloggiare gli elementi che costituiscono l’ossatura portante della struttura del tetto piano, che verrà completata con la posa dell’assito, del pacchetto di coibentazione e di tenuta all’aria e con il rivestimento a verde.
Terminata la realizzazione del solaio del tetto piano, che sarà completato a verde, si inizia a dar forma alla copertura a quattro falde, posando gli elementi modulari in legno. Questi sono appositamente configurati per costruire i timpani e mezzi timpani irregolari che sosterranno la struttura primaria dell’involucro di chiusura superiore.
Mediante benne coniche a scarico centrale e riempite con isolante granulare sfuso, i mattoni in legno, utilizzati per realizzare le pendenze delle falde, vengono coibentati. Successivamente si procede a posare le travi di colmo e di banchina, che formano l’ampio sporto del tetto. Le travi sono sagomate opportunamente per ospitare l’incastro della struttura secondaria della copertura.
L’orditura primaria è stata completata posando le travi sugli gli elementi di colmo e di banchina mediante l’incastro giò predisposto su questi ultimi. Oltre alla giunzione a incastri, l’orditura delle travi è fissata grazie a piastre metalliche a L e a piastre a scomparsa. Conclusa questa operazione, si inizia la posa dei pannelli di chiusura in OSB all’intradosso della copertura.
Prima di procedere alla posa del pacchetto isolante e di tenuta della copertura, si realizza il completamento della struttura primaria del tetto. L’operazione viene effettuata dall’intradosso, utilizzando grandi segmenti di OSB che, una volta nastrate le giunzioni, costituirà il primo strato di tenuta della copertura stessa. Tutti i lavori vengono eseguiti curando anche i più piccoli dettagli.
A completamento delle operazioni di chiusura dell’involucro, si posano i travetti di chiusura dei davanzali. Questi elementi di legno vengono dotati di nastri autoespandenti precompresso al fine di ottenere la tenuta all’aria tra la parete e il falso telaio.
Tra l’orditura secondaria del tetto si inizia la stesura della fibra di legno per effettuare la coibentazione. I pannelli di fibra di legno, posati con grande cura per i dettaglio - sono in triplo strato – ogni pannello ha uno spessore di 6 cm – e si caratterizzano per una conduttività termica λ pari a 0,038 W/mK e una densità di 160 kg/m3.
Effettuata la coibentazione del tetto, si procede alla chiusura della copertura con lastre in OSB, le quali vengono fissate ai correnti lignei mediante viti filettate. Tra l’isolamento e il pannello è stata progettata e realizzata una camera di ventilazione per mantenere inalterato il pacchetto coibente.
All’estradosso della copertura, al di sopra dei pannelli in OSB, viene posata una membrana traspirante che aiuta a ridurre il rischio di condensa e a diminuire le infiltrazione d’aria e le perdite di calore convettivo. All’intradosso, si procede alla nastratura dei giunti tra le lastre di OSB e tra queste ultime e la struttura primaria del tetto.
I raccordi tra i pannelli di OSB che formano la chiusura interna della struttura di copertura e le giunzioni delle medesime lastre con la struttura primaria del tetto vengono sigillati mediante nastro adesivo, al fine di ottenere un’ottima tenuta all’aria dello strato più interno del pacchetto tetto. Per lo stesso motivo anche la membrana traspirante posta all’estradosso viene chiusa mediante nastratura.
Completate le operazioni di chiusura della copertura a falde, i lavori procedono con l’isolamento del tetto piano. Prima della posa dei pannelli coibenti in doppio strato, mediante viti filettate poste a 45° vengono fissate le travi della struttura di copertura alla trave di banchina. Anche il tetto piano viene chiuso con lastre in OSB.
Nel cantiere i lavori proseguono con la chiusura delle connessioni pareti/copertura, utilizzando isolante per tappare gli interstizi, con il completamento dell’ancoraggio della struttura in legno al solaio dell’edificio sottostante mediante angolari per giunti legno/cemento, con la connessione tra parete e timpani di copertura grazie a piastre forate e con il il fissaggio di correntini per la successiva realizzazione di contropareti interne.
Nastrate tutte le giunzioni della membrana traspirante che garantisce la tenuta all’aria e all’acqua delle coperture a falda e piana, si posa la struttura che formerà la camera di ventilazione al disotto della finitura del tetto. Si completa anche la coibentazione esterna realizzata mediante pannelli di fibra di legno posti tra listelli e protetta infine dal telo.
Contestualmente ai lavori esterni, all’interno della nuova struttura si effettuano le operazioni per la predisposizione dei serramenti. In particolare si realizzano le mazzette dei fori finestra e delle porte, così da posare in seguito correttamente i serramenti.
All’interno, in prossimità degli attacchi copertura/parete e dei serramenti viene posata la membrana traspirante freno al vapore. In copertura proseguono i lavori di chiusura della camera ventilazione del tetto con pannelli OSB/3 di 22 mm e di stesura del telo impermeabile in prossimità delle sponde laterali della copertura piana; si forma lo strato di pendenza su tetto piano con OSB/3 e si completa la posa dell’isolante sottile multiriflettente.
Si inizia la sistemazione dei pluviali e si completano le operazioni di tenuta all’acqua e all’aria con la posa delle guaina impermeabile. In corrispondenza delle spondine della copertura piana viene inserito in verticale un pannello in XPS, pannello che invece viene posto in orizzontale sulla medesima copertura in prossimità del tetto dell’edificio esistente.
Le lavorazioni in copertura proseguono con la posa delle lastre in OSB sopra le pendenze della copertura piana. Gli stessi pannelli in OSB chiudono la camera di ventilazione del tetto a falde, coperte da materassino coibente e riflettente.
Si procede all’isolamento delle pareti perimetrali con lana di roccia da 6 cm (λ 0,032 W/mK) e con un ulteriore pannello in fibra di legno da 4 cm. Si proseguono le lavorazioni sulle gronde e si posano le spondine In OSB sul tetto piano. All’interno si chiudono le pareti con pannelli in gesso fibrato che nella prima fila è in versione idrorepellente.
È completata la posa della gronda della copertura a falde, sulla quale viene installata la guaina in PVC termosaldata. Anche l’isolamento esterno viene protetto dalla membrana di tenuta all’aria e all’acqua. Sulle pareti interne si applica il telo freno al vapore, opportunamente nastrato in corrispondenza delle sovrapposizioni del materiale e delle connessioni con gli altri elementi costruttivi.
Mentre sul tetto piano si procede alla posa della guaina in PVB, all’interno tutte le connessioni tra i moduli Xylevo vengono nastrati, per garantire la tenuta all’aria dell’involucro, e vengono fissate le sotto strutture per la posa delle lastre di gesso forte.
Viene posizionato il sistema di protezione e di drenaggio in geotessuto termosaldato per superfici orizzontali e verticali soggette a un carico elevato di compressione e si installa la guaina PVB su tetto a falde. All’interno i lavori proseguono con la posa dei corrugati in prossimità del controsoffitto e si inizia a chiudere il tetto a falce con cartongesso sul controsoffitto.
Sulla copertura a falde si esegue la saldatura dei profili metallici al di sopra della guaina bituminosa in PVB, mentre all’interno del nuovo edificio si completa la posa delle lastre in cartongesso sul controsoffitto del tetto a falde.
Nel sesta settimana di lavorazione, all’interno dell’ampliamento vengono ultimati il controsoffitto e la stuccatura del tetto a falde e si realizza la parete del bagno/sgabuzzino. All’esterno si completando i profili sulla guaina esterna in PVC e si inseriscono gli elementi di protezione agli scarichi.
Sulla copertura a falde viene collocato l’elemento di completamento della copertura per la ventilazione (la lanterna) e si inizia la posa dei listelli di larice e della seconda listellatura per il rivestimento a falde. Si realizzano le spondine del nuovo fabbricato e si effettua il rifacimento della zoccolatura sull’edificio esistente.
Viene completata la coibentazione esterna della sopraelevazione mediante la posa dello zoccolo in vetro cellulare, il cui attacco al solaio esistente viene impermeabilizzato con membrane bitume. Si completa il tavolato del tetto a falda.
Nel nuovo fabbricato proseguono i lavori che vedono l’installazione degli impianti idraulico sanitario e dell’impianto termico. Si procede con la sistemazione delle tubazioni, che corrono a terra e nelle contro pareti, e si montano i collettori di distribuzione per l’impianto radiante.
Si completano i lavori di impermeabilizzazione, curando in particolare le giunzioni strutturali e le connessioni con gli elementi di scarico.
Si proseguono i lavori esterni rivestendo la gronda e parte delle pareti, si installano le cornici esterne in corrispondenza delle aperture vetrate e si posano pannelli in vetro cellulare sottosoglia.
Viene eseguito il primo strato di impermeabilizzazione della terrazza sopra il magazzino e posato il quarzo su un’altra parte di terrazzo. All’interno si posa il granulato minerale nella zona con il tetto a falde e lo strato di XPS battentato da 8 cm (in totale saranno 14 cm di XPS).
Nella zona del tetto piano vengono posati il secondo strato di isolamento in XPS, il telo freno vapore e impermeabile all’aria a 3 strati e le lastre di gesso fibra (spessore 18 mm; conducibilità termica λ = 0,32 W/m²K; densità ρ = 1150 ± 50 kg/m³), incollate e avvitate. Sulle soglie si posizionano i blocchi di vetro cellulare.
Durante la decima settimana si è dato inizio all’installazione dei serramenti con le opportune nastrature di tenuta all’aria del telaio, mentre in facciata sono state posate le corrispondenti cornici in legno. All’esterno si completa inoltre l’impermeabilizzazione della struttura mediante guaina liquida bicomponenete ad alta elasticità.