TODDLERS BILINGUAL SCHOOL

Formigine (MO)
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Dic

TODDLERS BILINGUAL SCHOOL – FORMIGINE (MO)

 

Legno maestro di innovazione

Possono architettura e pedagogia dialogare assieme per dar vita a una scuola la cui costruzione sia ambientalmente sostenibile? La risposta è sì, se facciamo riferimento alla Toddlers Bilingual School di Casinalbo dove non sono stati adottati i consueti stilemi architettonici, fatti di corridoi, aule e lezioni frontali. In questo edificio, infatti, gli studenti non hanno a disposizione classi assegnate, tranne la sezione prima e quella ponte dei cinque anni, bensì una grande piazza, atelier, laboratori e zone per specifiche attività, il tutto pensato per favorire la creazione di un gruppo e l’ambientamento dei giovani alunni. Il complesso dunque non presenta corridoi e gli spazi si affacciano sulla grande piazza che è posta al centro dell’impianto planimetrico, diventandone il baricentro distributivo e il metronomo che ne scandisce l’impiego.

Questo è il cuore pulsante della scuola, fungendo da luogo di accoglienza al mattino, da spazio di relazione tra i bambini – e con i genitori in occasione di eventi – e da area per lavori di piccoli gruppi o per occasionali assemblee. La stessa piazza, su cui si affaccia anche la cucina, si avvolge attorno a un giardino vetrato che porta luce naturale all’interno, sviluppandosi ulteriormente in una zona pranzo e in un atelier.

Realizzata in pannelli di legno intelaiati, la struttura si articola in una serie di padiglioni accostati l’uno all’altro che all’interno generano una copertura di altezze differenti e all’esterno definiscono delle superfici, poste come continuazione dello spazio chiuso, a creare zone per attività all’aperto davanti a ogni volume e sui lati. In due casi dei portali segnano fisicamente tali aree individuandone i confini, con l’obiettivo che questi siano una membrana permeabile e utilizzabile, una connessione ininterrotta tra interno ed esterno.

La costruzione è improntata su caratteristiche di sostenibilità, collocando non solo l’edificio in una classe energetica ottimale, ma inserendo un principio di indipendenza energetica e di controllo della filiera dei materiali al fine di ottenere un basso impatto ambientale.

foto | ©Vanni Borghi

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 46 di legnoarchitettura

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