ODISSEA RURALE

Caldogno (VI)
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ODISSEA RURALE – CALDOGNO (VI)

 

Di legno e di paglia

Nelle vicinanze di Caldogno, piccola cittadina alle porte di Vicenza dove è situata una villa del Palladio, su un lotto libero in aperta campagna sorge un’abitazione realizzata interamente in legno e paglia. Questo edificio è il secondo progetto con questa tecnica costruttiva affrontato dall’architetto Jimmi Pianezzola, il quale ha cercato di soddisfare appieno le richieste dei committenti che cercavano una costruzione sana, un focolare per cucinare pane e pizza, un grande portico per accogliere anche d’inverno gli ospiti e un grande spazio libero al piano primo.

Il progetto trova origine da un’attenta analisi svolta sul territorio, attraverso la mappatura di edifici rurali storici dell’area, e dagli elementi, sorprendentemente ricorrenti, che questa ricerca ha messo in evidenza, quali l’orientamento sulla rosa dei venti, le proporzioni delle aperture, i dispositivi di schermatura solare. A ciò, si aggiunge la ben nota architettura rurale veneta che, in questo contesto geografico, si manifesta sostanzialmente in piccole stanze d’abitazione, un focolare, un portico per la vita all’esterno, un fienile-granaio e verande che fungono da piccole serre solari ante litteram. Da questi elementi fondanti prende dunque le mosse il progetto e i successivi modelli di studio che a diverse scale hanno consentito di comprendere gli spazi mentre venivano ideati, permettendo inoltre ai clienti di catturare con uno sguardo la loro futura casa.

L’edificio è orientato allo stesso modo dei fabbricati della tradizione locale, con una deviazione del fronte principale di pochi gradi verso ovest rispetto al sud, così da assicurare il massimo soleggiamento invernale, la perfetta protezione dai venti freddi invernali e il raffrescamento con le brezze dominanti estive. Pertanto, la casa, che presenta un modello spaziale ABAB, può essere organizzata diversamente a seconda della stagione – il portico estivo diventa un grande giardino d’inverno e il giardino centrale una serra bioclimatica – e, in virtù di questa flessibilità d’uso che segue il clima, le configurazioni della dimora sono state definite dall’architetto ‘piante stagionali’. L’abitazione è stata inoltre pensata per avere prospettive specifiche da punti di vista privilegiati e, più in generale, in modo che gli spazi interni siano dinamicamente interconnessi.

foto | ©Alberto Sinigaglia, Jimmi Pianezzola

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 46 di legnoarchitettura

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