TECNOPOLO

Reggio Emilia
27
Lug

Un polo tecnologico a Reggio Emilia

Il nuovo Polo tecnologico e dell’innovazione di Reggio Emilia ha sede all’interno di un capannone, riqualificato e restaurato, delle storiche Officine Meccaniche Reggiane, oggi di proprietà del Comune. Si tratta di un capannone industriale a basilica caratterizzato da una struttura portante simmetrica e seriale di portali metallici.

Le demolizioni controllate e lo smantellamento di superfetazioni murarie, cavidotti e impiantistica hanno creato uno spazio aperto, che è stato suddiviso mediante la giustapposizione di moduli autoportanti in legno che accolgono uffici, laboratori, sale riunioni, attività temporanee e gallerie. Solo gli spazi di servizio quali spogliatoi, servizi igienici, locali tecnici, locali di deposito, sono situati in un’ala ricostruita, staccata dall’edificio esistente.

I box di legno autoportanti, dall’interasse costante, lunghezza variabile e disgiunti dalla struttura del capannone per questioni sismiche, sono disposti su tre livelli a formare un edificio nell’edificio, la cui articolazione è subordinata alla spazialità del volume originario.

Dall’ingresso, attraverso la navata principale si scorge la totalità della volumetria e l’open space che distribuisce l’accesso alle attività ospitate al piano terra; al livello superiore il recupero e l’ampliamento di un solaio esistente ha consentito di sistemare uffici, laboratori e aree di incontro che si affacciano sulla navata sottostante. Il secondo piano, raggiungibile solo dalle risalite dei laboratori, dispone di uffici e piccole terrazze.

Le scelte progettuali, oltre a istituire un rapporto di reversibilità con la struttura esistente, hanno reso sostenibile il fabbisogno energetico del complesso con un elevato comfort indoor e garantendo un grado di illuminazione e areazione diretta adatto alle funzioni di ogni singolo spazio. Raffrescamento e riscaldamento sono garantiti da un sistema meccanico ad aria congiunto a tecniche passive, utilizzando le aperture vetrate della galleria esterna sul fronte est, i lucernari posti sulle falde est e ovest e la conformazione della bussola a vetro in ingresso, aperture che assicurano anche luce naturale in ogni parte dell’edificio.

foto | Kai-Uwe Schulte-Bunert

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 16 di legnoarchitettura