Scuola dell'infanzia

San Frediano a Settimo (PI)
28
Lug

Una scuola dell’infanzia in Toscana

Le elevate prestazioni energetiche (CasaClima A, 6,25 kWh/m³anno), risultato di una somma di fattori ben progettati e calibrati, quali forma, esposizione, dimensioni, impianti e riuso dei materiali, sono il biglietto da visita di questa nuova scuola dell’infanzia costruita in provincia di Pisa che fa anche ampio uso di energie rinnovabili.

Il fabbricato si compone di tre blocchi; il volume a nord ospita i servizi e si contraddistingue per il rivestimento esterno in larice, il nucleo centrale del fabbricato accoglie l’agorà, dove i bambini di tutte le sezioni si incontrano per le attività comuni, i laboratori, gli spazi espositivi, i due giardini d’inverno e l’area per il pranzo mentre il blocco a sud integra le aule. Queste sono articolate in tre volumi, più alti del resto dell’edificio, che identificano le tre sezioni della scuola e instaurano un rapporto diretto con lo spazio prospiciente esterno grazie alle strombature a sud rivestite di legno di larice.

Uno studio del colore ha guidato la scelta dei materiali e degli abbinamenti, dalle pavimentazioni alle pareti fino agli arredi. Questi ultimi sono state realizzati tutti a misura di bambino con materie ecocompatibili.

La scuola è dotata di un impianto fotovoltaico in silicio amorfo da circa 14 kWp in copertura e di tre turbine eoliche a rotazione verticale (3 kW), l’energia elettrica generata soddisfa completamente il fabbisogno quotidiano dell’edificio. La produzione di acqua calda sanitaria è totalmente demandata a collettori solari (27 m²), affiancati da collettori a tubi sottovuoto che coadiuvano la caldaia a condensazione nel riscaldare gli ambienti con pannelli radianti a pavimento.

Un sistema integrato nella distribuzione dell’ACS impedisce la fuoriuscita dai rubinetti di acqua a temperatura eccessivamente alta al fine di evitare scottature. La ventilazione meccanica con recupero di calore, impianto presente nel volume centrale, ha anche funzione di free cooling notturno per il raffrescamento degli ambienti in regime estivo. L’acqua piovana, stoccata in una cisterna da 5.000 l, è utilizzata nelle cassette di sciacquo dei servizi igienici. (…)

foto | arch. Giuseppe Colucci, ing. Mirko Giuntini

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 16 di legnoarchitettura