Casa unifamiliare – Provincia di Bergamo
Una nuova appartenenza
Espressione del desiderio di una coppia di lasciare la grande città, dove ha vissuto e lavorato per una vita, questa abitazione è stata l’occasione per riappropriarsi di un nuovo tempo e di un nuovo spazio; il primo, scandito da una rinnovata lentezza e, il secondo, informato a una nuova appartenenza. La villa, inserita in un contesto verde dove la pace e la tranquillità regnano sovrane, è costituita da un unico piano con la zona giorno, due camere da letto, due bagni, una lavanderia, uno studio, un ripostiglio, l’autorimessa e un locale tecnico; optando per un unico livello, l’intorno non è solo visivamente percepito ma anche fisicamente vissuto con la più estrema naturalezza in ogni momento. Il legno con la luce e con i colori, con il silenzio e con i profumi del paesaggio naturale, rende infatti la casa il luogo dell’anima e di una dolce quiete.
L’ampio portico, con il suo aggetto, è l’unione fisica dei due segmenti spaziali dell’interno e dell’esterno, la congiunzione tra l’intimità e la natura, la cerniera tra il dentro e il fuori, con i campi coltivati, il vicino castello rinascimentale, i filari di alberi e il profilo dei monti. La porzione di portico a nord, appena fuori dal soggiorno, è stata realizzata senza appoggi a terra, completamente a sbalzo, con una profondità di 3 metri e la sua costruzione è stata possibile grazie alla progettazione strutturale con sistemi integrati legno-acciaio, garantendo la continuità di tenuta all’aria e all’acqua delle pareti perimetrali.
L’edificio ha struttura in legno a telaio, isolamento in lana di roccia e contro parete sul lato interno, anch’essa coibentata con lana minerale, per il passaggio degli impianti. Il tetto è invece costituito da travetti e perline posati in opera con una pendenza del 3% e con manto in guaina PVC di colore grigio chiaro per ridurre l’apporto solare incidente sulla superficie. Dal punto di vista impiantistico, nulla è stato lasciato al caso; la villa è stata infatti progettata e realizzata inserendo le migliori tecnologie, come ad esempio il riscaldamento/raffrescamento a pannello radiante a pavimento e la VMC per la gestione dell’umidità interna. Ad alimentare gli impianti è un sistema fotovoltaico posto in copertura.
foto | ©Marlegno
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 51 di legnoarchitettura