mensa scolastica

Amatrice (RI)
24
Lug

Mensa scolastica in Italia

Realizzata in pochissimi mesi grazie alla raccolta fondi organizzata e promossa dal Corriere della Sera e dal TG LA7 “Un aiuto subito” in seguito agli eventi sismici che lo scorso anno hanno colpito l’Italia centrale, la nuova mensa della scuola di Amatrice è stata progettata dallo studio Stefano Boeri Architetti per essere uno spazio polifunzionale sia per i bambini che per tutta la comunità locale che qui possono giocare, incontrarsi e sostare. Il fabbricato della mensa è il primo di una serie di edifici – otto ristoranti storici della cittadina reatina distrutti dal terremoto – che daranno lavoro a 130 persone già occupate nel settore della ristorazione e che sono in fase di completamento attorno a un’area centrale, un punto di aggregazione e di ripartenza per riscoprire la propria identità e rilanciare l’economia locale.

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Dal punto di vista compositivo il volume prismatico della mensa, con 150 posti a sedere, si presenta interamente vetrato su tre lati per regalare splendide viste sui Monti della Laga ed è protetto dall’ampio sporto dell’unica falda inclinata della copertura. La parte retrostante dell’edificio, dove trovano posto gli spazi di servizio (cucine, locali di preparazione e di deposito, bagni, spogliatoi, ambienti per il lavaggio e per la raccolta dei rifiuti e i vani tecnici) si caratterizza per un fronte quasi completamente opaco e un tetto piano.

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Il fabbricato è realizzato con elementi prefabbricati in legno, dalla struttura portante ai moduli di tamponamento delle pareti e del tetto, quest’ultimo rivestito in lamiera coibentata; i serramenti perimetrali sono in alluminio e vetrocamera mentre tutte le partizioni interne sono realizzate con tecnologia a secco. La prefabbricazione si è confermata la soluzione ideale per realizzare la mensa nei tempi prestabiliti, garantendo rapidità e facilità di montaggio in fase di cantiere.

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Un ruolo fondamentale nella costruzione del progetto è stato svolto dalla Filiera del legno del Friuli Venezia Giulia e dall’ATI DomusGaia e Legnolandia che hanno fornito i materiali e che stanno ultimando l’intero piano dell’area. Al momento non è previsto né un cambio di funzione dell’edificio né una ri-ubicazione in altro sito, anche se i materiali a secco utilizzati per le suddivisioni interne consentiranno in futuro un’agevole trasformazione degli spazi. (…)

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 28 di legnoarchitettura