edifici a schiera

Porto San Giorgio (FM)
24
Lug

Edifici a schiera in Italia

Nel cuore del borgo marinaro di Porto San Giorgio la demolizione e ricostruzione di un vecchio fabbricato in muratura, parzialmente lesionato dal sisma che ha colpito le Marche nel 1997, ha dato il via a un piccolo intervento di rigenerazione urbana, proseguito poi con la ricostruzione, ancora in corso, anche del fabbricato adiacente.

facciata-est-4-5-2017

L’obiettivo principale dell’intervento di ricostruzione era raggiungere altissime prestazioni termoacustiche, in grado di soddisfare gli stringenti requisiti prestazionali imposti dal Protocollo ITACA Marche e dalle Linee Guida per la realizzazione di edifici nZEB. Inoltre, a causa della presenza di una strada fortemente trafficata nelle immediate vicinanze, è stato necessario porre particolare attenzione alla capacità di abbattimento acustico dell’involucro edilizio e allo smorzamento delle vibrazioni trasmesse dal terreno.

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La scelta di ricostruire utilizzando la tecnologia X-lam ha consentito di massimizzare la superficie utile interna, nonostante la sagoma fosse vincolata da altre costruzioni. Grazie all’Xlam e ai materiali utilizzati è stato possibile ridurre gli spessori delle pareti, incrementando la superficie netta interna del 12% rispetto a un fabbricato in muratura o c.a.

schema-casa

La costruzione a secco ha velocizzato notevolmente i tempi di cantiere e ottimizzato la logistica dell’area interessata, richiedendo solo quattro giorni per il montaggio della struttura portante e meno di 6 mesi per ultimare i lavori.

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Nonostante l’immagine esterna del fabbricato fosse vincolata dal piano particolareggiato del borgo, i progettisti hanno potuto reinterpretare liberamente la distribuzione interna, creando una spazialità unica che vede l’area living come un doppio volume soppalcato posto al livello più alto per godere maggiormente della luce naturale e delle viste esterne, la zona notte sita ai piani inferiori, un monolocale indipendente al piano terra e una piccola serra solare ritagliata dalla copertura e collegata al soppalco che contribuisce al fabbisogno energetico nei mesi invernali e crea un camino per la ventilazione naturale durante l’estate.

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Appena completato l’edificio, ai progettisti è stato commissionato il rifacimento del fabbricato adiacente, oggi in fase di completamento, con le medesime caratteristiche e prestazioni del primo, una replica che pone le basi per un nuovo modello di rigenerazione urbana sostenibile (…)

fotografie interni: Francesca Maria Svampa
fotografie esterni: Diego Capomagi

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 28 di legnoarchitettura