Residence multipiano in Belgio
Nella città belga di Jambes un vuoto urbano è stato colmato dalla realizzazione di un complesso abitativo composto da 9 appartamenti, di cui due duplex.
Il nuovo volume, costruito con un sistema misto in X-lam e a telaio in legno, si trova molto vicino al ponte che collega Jambes al centro storico di Namur, e in particolare alla sua cittadella fortificata, una tra le roccaforti più importanti di tutto il vecchio continente, oltre che alle sedi amministrative e istituzionali della regione, tra cui quella del Parlamento Vallone.
L’edificio si sviluppa in altezza per cinque piani, offrendo ai piani superiori una vista mozzafiato proprio sulla Citadelle di Namur e sulla confluenza dei fiumi Mosa e Sambre, e si colloca tra due volumi esistenti, il Saint Joseph College da un lato e la residenza Masuis dall’altro, in uno spazio urbano che originariamente ospitava un vecchio immobile caratterizzato dai prospetti di mattoni, tipici dei paesi del nord Europa. Di questo fabbricato è stata mantenuta solo la facciata principale che è diventata parte integrante del nuovo sviluppo residenziale come chiusura dei terrazzi di due appartamenti che guardano sulla stretta rue Van Opré.
E proprio il prospetto sulla via pubblica con i suoi differenti piani, volumi, materiali, bow window e balconi crea un gioco di pieni e vuoti che partecipano a creare una transizione animata tra gli allineamenti degli edifici presenti su questo tratto di via accentando – e vincendo – dunque la sfida del confronto con le realtà architettoniche esistenti. Sul lato opposto gli appartamenti si rivolgono al giardino privato retrostante, ognuno con una propria terrazza.
Tutte le unità sono state pensate per essere spaziose, luminose, funzionali e a basso consumo energetico. A tal proposito l’edificio si avvale di un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata con recuperatore di calore per il contenimento dei consumi e di un impianto solare termico posto in copertura per la produzione dell’acqua calda sanitaria. È stato anche previsto il recupero dell’acqua piovana, che consente l’irrigazione del giardino, e un bypass di portata prima dell’immissione delle acque in fognatura. (…)
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 28 di legnoarchitettura