Matteo Thun

“Per un architetto non c’è miglior insegnante del Genius Loci”. Con questa frase si sintetizza il modo di pensare e fare architettura dello studio di Matteo Thun, da anni attivo nello scenario dell’architettura e del design europeo. Molti i premi vinti dall’architetto e dal suo studio per l’impegno nel realizzare edifici sostenibili: ricordiamo il Vorarlberger Holzbaupreis 2009 per il Binder Woodcenter e il Green Good Design Award 2010 Architecture per la Bio Powerstation Schilling, entrambi in Germania.
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Mag

Matteo Thun

Per iniziare: una definizione sintetica del materiale “legno”.
Il legno è una scelta contemporanea. È una risorsa rinnovabile e oggi più che mai assume un ruolo strategico importante, è diventato indispensabile nell’architettura e nel design attuale. Sono da sempre affascinato dalla superficie, dalla sensualità, dalla bellezza del legno e dalle sensazioni che esprime e trasmette. Il legno dà la possibilità di trovare soluzioni sostenibili, rispettose per le risorse, e consente di raggiungere risultati economici quantificabili favorendo, al tempo stesso, l’estetica e la bellezza.

Che significato assume e quanto è importante il legno nel suo lavoro di architetto e di designer?
Ribadisco il concetto che nell’architettura attuale il legno è diventato un elemento imprescindibile, proprio perché è una risorsa naturale. Il legno, inoltre, possiede tutte le peculiarità per coincidere con la mia filosofia del “chilometro zero”: spesso è originario della regione in cui si costruisce, è neutro per quanto riguarda il carbonio, è facilmente riciclabile, ha delle ottime caratteristiche statiche, è elastico e sostenibile e ci offre un campo di utilizzazione molto ampio … e poi, è semplicemente bello! Mi interessano la semplicità e la concretezza delle cose e, quando lavoro ad un progetto che per esempio prevede l’utilizzo del legno, sono affascinato dalla percezione aptica, dalla sensorialità e dalla bellezza del legno, dalle venature, dal colore, dalla ruvidità, dal calore e dalla naturalezza. Solo quando tutte queste specificità diventano visibili e palpabili nella loro forma più suggestiva, sono contento.

Lei ha utilizzato il legno in diversi edifici e in diverse realtà: crede che il legno possa essere un materiale utilizzabile anche in contesti nei quali non esiste una specifica tradizione costruttiva?
Oltre ad offrire grandissime possibilità di impiego, il legno possiede qualità di flessibilità, di leggerezza, si adatta alla produzione di serie, viene utilizzato per materiali da costruzione che sono in gran parte CO2 neutrali e ben riciclabili e che, grazie al “km 0”, sono una risorsa non solo tradizionale, ma anzi, moderna e più che mai sostenibile. Costruire col legno significa pertanto costruire in armonia con l’ambiente circostante, con la cultura e l’economia locale: credo sia possibile conciliare legno e tradizione costruttiva locale proprio per queste considerazioni.

L’impiego dei sistemi a secco o di moduli prefabbricati in legno inciderà sul lavoro del progettista e sull’espressività dei materiali?
Il concetto olistico di architettura, di interni e di design di prodotto rendono possibile una progettazione evoluta e sostenibile ed il legno, fonte rinnovabile, rappresenta uno tra i principali materiali per costruire, ma non basta; a questo deve corrispondere il nostro impegno per un’edilizia sostenibile. Noi architetti non dovremmo agire solo da architetto, ma soprattutto da “life cycle manager”!

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l’intervista completa a Matteo Thun è stata pubblicata sul numero 03 di legnoarchitettura