Una cappella frattale in Giappone
Quando pensiamo alle straordinarie chiese gotiche, richiamiamo alla memoria l’immagine archetipica di questi edifici con i loro archi rampanti che sostengono le slanciate strutture, le colonne altissime che definiscono lo spazio e le vetrate coloratissime che, raccontando episodi religiosi, rischiarano gli interni. Tali aspetti sono stati magistralmente reinterpretati in una piccola cappella per matrimoni annessa a un hotel, un tempo centro di formazione comunale, e situata all’interno di un grande parco naturale ad alcuni chilometri da Nagasaki, in Giappone.
Agri Chapel rilegge, infatti, i principali elementi dell’architettura gotica religiosa, fondendo assieme l’antico e il moderno, la secolare artigianalità della carpenteria giapponese con la progettazione digitale contemporanea, il funzionalismo costruttivo con la geometria frattale. Dall’esterno la cappella, a cui si accede da un corridoio dell’albergo adiacente, risulta essere una scatola bianca di 10 metri per lato e 8 di altezza, dotata di tre grandi vetrate terra-cielo le quali collegano lo spazio sacro all’ambiente esterno, ai boschi circostanti, alle colline, alle montagne e al mare senza soluzione di continuità e permettono di scorgere la complessa e delicata struttura lignea interna che sembra essere quasi appesa alla copertura.
A una prima vista la fitta intelaiatura può sembrare casuale e disordinata, ma guardando verso l’alto il programma strutturale è ben ordinato e delineato; lo schema è pensato su tre livelli – richiamo alla tripartizione delle cattedrali gotiche (contrafforti, navate laterali e navata centrale) – i quali si compongono di semplici colonne e bracci di legno a guisa di albero che si assottigliano e si accorciano verso l’alto fino a sostenere il tetto piano.
Tiranti in acciaio dipinti di bianco danno stabilità orizzontale a questa “foresta” realizzata nell’essenza di cedro e con elementi di dimensioni regolari al fine di contenere il più possibile i costi e semplificare al massimo le connessioni.
foto | Yousuke Harigane
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 31 di legnoarchitettura