VILLA MB – BASSANO DEL GRAPPA (VI)
Un’architettura duale
Un’estrema pulizia formale caratterizza questa residenza su due piani che riprende la forma archetipica della casa, ispirandosi all’opera ascetica ed essenziale dell’artista svedese, ma di adozione veneta, Mats Bergquist. Due padiglioni in calcestruzzo, divisi da una lama d’acqua, che accolgono uno l’abitazione di rappresentanza l’altro la dependance e l’autorimessa, completano la casa, collocata ai piedi delle Prealpi Venete in una pregevole area collinare, dove il piano di lottizzazione prevede la realizzazione di edifici prestigiosi, ecocompatibili ed energeticamente efficienti.
Il progetto, sviluppato fin nei minimi dettagli, racconta dunque un’architettura duale, che racchiude da un lato il corpo più domestico della casa (in legno) e dall’altro lo spazio di rappresentanza identificato dal volume con copertura-giardino. L’elemento naturale entra nell’edificio sin dall’ingresso, segnato da un patio con un’importante alberatura, e prosegue fino al tetto, dove si trasforma in orto privato con essenze profumate e aromi per la cucina.
Per i due fabbricati sono state scelte due tecnologie costruttive differenti al fine di esaltare le caratteristiche dei due materiali che le contraddistinguono, ovvero legno e calcestruzzo. Il corpo a due piani è stato realizzato in pannelli X-lam a strati incrociati, assemblati con chiodi e protetti da una pelle di listelli di Accoya® che, certificati FSC/PEFC, assicurano una elevatissima durabilità dell’involucro, nascondendo al contempo i brise-soleil; sui lati corti ampie vetrate si aprono a nord verso i colli e a sud sull’ampio terrazzo giardino. Setti e solette di calcestruzzo per i due padiglioni a un solo livello e con copertura piana la quale cela da una parte l’impianto fotovoltaico e dall’altra il grande orto giardino con un ampio terrazzo coperto da una vela. A completare l’involucro i serramenti in legno con rivestimento in alluminio anodizzato sul lato esterno e doppia vetrocamera.
foto | ©Marco Zanta
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 45 di legnoarchitettura