Scuola elementare

San Carlo Canavese (TO)
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Giu

SCUOLA ELEMENTARE – SAN CARLO CANAVESE (TO)

 

La didattica dei sogni

Ispirati al Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry e al suo mondo poetico e immaginifico, i progettisti della nuova scuola elementare di San Carlo Canavese nell’ideare l’edificio hanno adottato lo sguardo curioso dei bambini e abbandonato la prospettiva rigida degli adulti. In una scuola elementare, infatti, un alunno deve potersi ritrovare in uno spazio domestico, protettivo, intimo e, al contempo, essere facilitato a relazionarsi con gli altri bambini, così come con gli insegnanti, mediante il gioco, l’esercizio, l’esperienza, il “fare”.

Si è pensato pertanto a una distribuzione degli spazi dinamica, flessibile e funzionale, all’interno di un involucro apparentemente severo e realizzato in pannelli X-lam che ospita 10 aule, 3 spazi polifunzionali, una mensa con i relativi servizi, la segreteria, la direzione didattica e la palestra, fruibile anche in orario extra-scolastico per rafforzare il rapporto e il dialogo con il territorio circostante. Grazie alle vetrate che percorrono tutta la struttura, le aule luminose e confortevoli e gli spazi di collegamento e polifunzionali si aprono all’esterno, correlandosi strettamente in una continuità spaziale e organica con il giardino, concepito come laboratorio all’aperto e luogo didattico di fondamentale importanza per i giovani utenti i quali possono apprendere a contatto con la natura.

Un connettivo ampio, pieno di luce e giocoso, con zone di sosta e di confronto tra i bambini, garantisce la dinamicità degli ambienti scolastici e forma l’agorà, un ambiente posto tutt’intorno al volume trasparente centrale, in posizione focale, direttamente collegato a tutti gli spazi didattici e destinato alle attività interciclo, dove si svolgono gli esercizi di apprendimento laboratoriale. L’atrio, accogliente e dotato di zone di attesa per i genitori, assume il ruolo simbolico di luogo d’incontro tra la scuola e la società, un punto di scambio che, oltre alla sua funzione di accesso e di filtro, comunica all’esterno la sua identità, i suoi programmi e la sua relazione con la realtà sociale.

foto | ©Fabio Bascetta

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 43 di legnoarchitettura

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