Edificio socio-culturale (temporaneo)
Contrariamente a quanto fa pensare il suo nome, il Circular Pavilion non ha niente di tondo. Il nome, infatti, richiama il processo che segue i principi dell’economia circolare, secondo cui i rifiuti di uno diventano le risorse di altri; per rimarcare questo concetto e per dimostrare la potenzialità delle operazioni di riuso in architettura, il piccolo fabbricato temporaneo è stato realizzato in concomitanza con la conferenza sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite, tenutasi a Parigi tra il 30 novembre e l’11 dicembre del 2015.
Non è la pianta dell’edificio – un trapezio di 70 m2 completamente libero all’interno – o la sua struttura in legno a telaio a rendere singolare il Padiglione, bensì la tipologia e la provenienza dei materiali con cui è stato realizzato, ovvero rifiuti presi da cantieri aperti, ordini sbagliati e merci non utilizzate: ognuno degli elementi del progetto ha la sua storia.
180 porte di quercia, recuperate da una ristrutturazione di una serie di residenze nel 19° Arrondissement e posate secondo un disegno a spina di pesce che segue la linea zigzagante della copertura, caratterizzano la sua inusuale facciata; il telaio strutturale in legno è realizzato con materiali in esubero del cantiere di una casa di riposo, mentre la pavimentazione e le tamponature delle pareti sono costituiti da vecchi listelli e pannelli di compensato provenienti da un edificio in costruzione e da allestimenti di mostre.
Per la coibentazione si è usata lana minerale rimossa dal tetto di un supermercato e per la terrazza esterna il legno derivante dall’evento Paris-Plage, che fin dal 2006 trasforma le rive della Senna in spiagge temporanee. All’interno, le sedie utilizzate per seminari e dibattiti sono state raccolte dai rifiuti ingombranti della capitale francese, sistemate e ridipinte. Altri elementi utilizzati includono plexiglass, ordinato erroneamente dalla municipalità parigina, e luci sospese fornite dal magazzino pubblico competente per l’illuminazione.
foto | © Cyrus Cornut
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 23 di legnoarchitettura