Residenza in Nuova Zelanda
Un parallelepipedo su uno sperone roccioso nella penisola di Coromandel è diventato il buen retiro di una coppia che lavora nell’industria cinematografica e che qui trascorre lunghi periodi tra un incarico e l’altro, impegnata nell’allevamento di piccoli animali e nella coltivazione di ortaggi secondo tecniche di permacultura.
Interessati alla sostenibilità a 360°, i proprietari hanno immaginato un’abitazione che fosse un paradigma dei principi che stanno alla base del loro concetto di ecologicità del vivere, richiedendo agli architetti un ambiente fatto di materiali dal carattere forte e datato, non scintillanti, perfetti e nuovi. Per questo motivo i progettisti, Nicola e Lance Herbst, affascinati dalle strutture rurali neozelandesi – dimore rustiche senza sporti o grondaie, caratterizzate da rivestimenti metallici e da poche finestre che sembrano quasi sminuirne la forma –, hanno creato una casa rettilinea suddivisa in due livelli e protetta dalla collina retrostante.
Nella parte superiore, un nastro di acciaio corrugato, riciclato e arrugginito, con piccole fenditure verticali che consentono viste lineari sulla valle, sembra quasi lievitare sopra il piano principale sottostante, completamente vetrato e aperto sul bucolico paesaggio circostante. È stato plasmato in tal modo un volume scultoreo, quasi astratto, dove elementi industriali e materiali riciclati si uniscono al legno della robusta struttura a telaio, dei rivestimenti e degli arredi, creando un luogo senza tempo e a basso impatto ambientale.
Dall’entrata, posta alla fine di un lungo viale, si accede a un blocco servizi che accoglie, da un lato, un piccolo bagno e le scale e, dall’altro, la dispensa e la lavanderia. A seguire la cucina e la zona pranzo con una semplice disposizione lineare del bancone, dell’isola e del tavolo; porte su entrambi i lati dell’area living consentono di accedere a piccoli terrazzi. Qualche gradino più in basso, il salotto è definito da una bassa parete in legno e dallo spazio vuoto soprastante, rivestito in pino e segnato da capriate che si innalzano geometricamente verso l’alto.
La camera padronale e il bagno al piano superiore si aprono sul retro della proprietà, mentre una zona soppalcata, affacciata sul salotto, è destinata a eventuali ospiti. (…)
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 25 di legnoarchitettura