Uno studentato in Francia
Inserito in un ambiente agricolo a qualche chilometro da Lione questo studentato è l’ultima tessera di un complesso eterogeneo con edifici costruiti nel tempo per far fronte alle esigenze crescenti del Lycées d’enseignement général, technologique et professionnel agricole (LEGTA) André Paillot.
E proprio l’adattamento al paesaggio, oltre alla connessione con gli edifici adiacenti esistenti, ha dettato il programma planimetrico del convitto scolastico con una suddivisione della volumetria in tre edifici: due lunghi parallelepipedi disposti secondo l’asse est-ovest, convergenti leggermente verso la casa padronale esistente, e un blocco perpendicolare a essi che organizza gli accessi verticali.
Questa disposizione forma due corti giardino, una più piccola all’ingresso e l’altra più ampia, ma intima, verso lo studentato che ospita 96 posti letto, aree comuni per lo studio e per il personale e gli spazi a servizio dell’insegnamento. Con i suoi tre piani è il convitto a dominare il raggruppamento architettonico, chiudendo, come l’ultima tessera di un puzzle, l’intera area del complesso scolastico.
Della vecchia casa padronale esistente adibita ad aule, il volume richiama, seppur in chiave contemporanea, il passo ritmico delle aperture vetrate che, orientate a sud, consentono alle camere di giovarsi della miglior illuminazione naturale possibile, seppur schermate al fine di evitare fenomeni di surriscaldamento estivo, e di godere della vista sulla piazza e il giardino interno. Sul lato nord, i corridoi e le scale sono rischiarati da vetrate di minori dimensioni e poste a diverse altezze per offrire la vista sui frutteti adiacenti e favorire la ventilazione naturale.
I prospetti sono completamente rivestiti con doghe di legno, disposte verticalmente sui fronti verso il giardino interno e in orizzontale sul blocco servizi e sui prospetti esterni; anche la struttura portante prevalente dell’edificio è in legno: telai per il foyer e facciate autoportanti per il convitto. Ulteriore elemento distintivo è lo standard passivo, garanzia di comfort e ridotti consumi energetici. (…)
foto | Erick Saillet/studio Erick Saillet
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 24 di legnoarchitettura