CAFÉ BIRGITTA

Helsinki (FI)
5
Lug

Un caffé a Helsinki

Nel 2011 il consiglio comunale di Helsinki decise di cercare un nuovo concetto per il caffè che doveva essere costruito nel parco Pyhä Birgitta, nella zona di nuova espansione della capitale finlandese, Hernesaari.
Il caffé si trova in un punto di passaggio frequente all’interno del parco e il suo scopo è quello di essere “permeabile”, per questo non ha davanti o dietro ma, al suo centro, è trasparente e facilmente accessibile.

L’edificio, progettato dallo studio finlandese Talli Architecture and Design, è costituito da tre strutture realizzate con sistema a tronchi sovrapposti di varie altezze, disposte a forma di elica, al centro delle quali c’è uno spazio coperto ma vetrato. Tale spazio è coperto da travi in legno a sbalzo, unite assieme da elementi metallici e appoggiate su una colonna in acciaio. Delle travi in legno lamellare supportano elementi di vetro scorrevoli che permettono di chiudere lo spazio centrale e fornire così riparo dal vento e dalle intemperie.

Ognuno dei tre blocchi ospita una funzione precisa: in uno si trovano il bancone della cucina e delle vendite, nel secondo le strutture per i servizi igienici e la manutenzione, e nel terzo un “salotto” con un camino, la zona riscaldata del locale.

L’edificio è stato realizzato con il sistema Log house, riconducibile al sistema Blockhaus tipico della zona alpina, ed è caratterizzato dal fatto di non essere suscettibile di cambiamenti nelle dimensioni, grazie alla sua tecnica di stagionatura e di costruzione a incastro.
L’esterno dell’edificio è ciò che, da un punto di vista estetico, lo caratterizza maggiormente, poiché costituito da elementi in legno lamellare con una superficie bruciacchiata ad hoc che gli conferisce l’aspetto scuro. Gli interni, invece, sono in legno non trattato, con un colore che contrasta con il nero degli esterni; la terrazza è rivestita in larice.

Poiché il caffé è aperto solo per alcuni mesi dell’anno, quelli più caldi, le soluzioni impiantistiche e isolanti richieste non dovevano soddisfare standard prestazionali troppo elevati. Ciò comporta un dispendio energetico più basso rispetto ai caffé in funzione 12 mesi all’anno.

foto | Tuomas Uusheimo

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 21 di legnoarchitettura