PEANUTS NURSERY

Fukuyama (J)
10
Lug

Un asilo nido in Giappone

Quella dell’arachide è la metafora ideale per definire la scuola dell’infanzia Tukusi di Hiroshima che gli UID architects di Hiroshima (J) hanno realizzato ormai qualche anno fa.
La nuova struttura è caratterizzata da ampie pareti curve senza spigoli vivi e grandi finestre che riempiono lo spazio di apprendimento con luce naturale. L’edificio, inoltre, è circondato da un giardino che i bambini sono incoraggiati a esplorare per connettersi con la natura, nelle varie stagioni dell’anno. L’utilizzo di forme organiche dell’asilo, anziché di angoli rigidi, rispecchia le rotondeggianti ondulazioni e le forme del paesaggio circostante.

Progettato sovrapponendo due cerchi a creare, appunto, la forma di una nocciolina americana, la struttura aperta, riempita di luce, permette ai suoi piccoli fruitori di fare esperienza del cambio delle stagioni e del divenire intrinseco della natura.
L’asilo prende forma dalle posizioni filosofiche del progettista, per cui gli esseri umani e tutte le altre creature esistono come parte integrante di un ambiente e l’architettura, considerata a sua volta come parte di un luogo in cui stare, esiste come uno scenario nell’ambiente. L’architettura intesa come rifugio per proteggere il corpo dalla natura.

Lo spazio esterno è connesso con lo spazio dedicato all’assistenza dei bambini, e questi possono fare esperienza dell’esterno con il proprio corpo, a seconda del momento e del tempo atmosferico, percependo i mutamenti dell’ambiente naturale, che a volte presenta una condizione stabile e confortevole, ma altre volte no.

L’architetto ha pensato anche alle proporzioni degli ambienti: per esempio alle espansioni dello spazio dovute alle variazioni di livello che rendono l’ambiente “mobile”, così come lo è natura, mai ferma ma in divenire. Nello specifico, lo spazio dei bambini ha la stessa inclinazione della delicata topografia del luogo. Il contatto quanto più possibile diretto con la natura deve diventare un piacere, pertanto essi godono nel sentire “il sole che penetra attraverso il fogliame”, la “fragranza delle stagioni” o il “suono della pioggia”.

Dal punto di vista della distribuzione interna, si tratta di fatto di un open space che contiene la parte amministrativa (con bagni e uffici) e le stanze dei bambini. Il controllo visivo delle educatrici riesce a essere sempre presente, grazie alla creazione di un ambiente sicuro, per esempio tramite la realizzazione delle scrivanie dell’amministrazione alla stessa altezza della stanza dei bambini.

foto | © UID_photo: Hiroshi Ueda

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 18 di legnoarchitettura