Un centro sociale per i minori
La sede della cooperativa sociale Atipica è frutto di una progettazione partecipata e concertata tra progettisti e committenti che ha tenuto conto delle esigenze e delle attività peculiari ospitate nella struttura, del budget contenuto e dei tempi di realizzazione ristretti. Questi ultimi aspetti hanno determinato la scelta del tipo di struttura, due volumi in legno collegati a una sorta di spina dorsale costituita da due muri in calcestruzzo armato asimmetrici. I volumi con struttura lignea sono sopraelevati per una loro maggiore visibilità e protezione dal diretto contatto con il terreno.
Colori differenti contraddistinguono i due blocchi identificandone le funzioni interne (ricreativo/didattica e amministrativo/gestionale), mentre l’atrio d’ingresso in posizione baricentrica è marcato dai i setti in c.a. e funge da elemento di divisione/distribuzione. Il tutto è completato da un piccolo cortile per le attività ricreative esterne. L’edificio rispecchia così il percorso che i minori sviluppano all’interno del centro diurno accompagnandone l’esperienza.
Grande attenzione è stata posta allo studio delle aperture vetrate al fine di controllare il soleggiamento e ottimizzare i guadagni passivi. Sporti orizzontali e piante a foglia caduca sul lato sud garantiscono la schermatura in estate. A nord sono disposte le aperture di servizio, mentre le finestre a est e a ovest sono schermate e protette da cornici con aggetto di circa 80 cm, efficaci sia per la protezione solare sia dagli agenti atmosferici. Quasi tutti i serramenti, per ragioni di sicurezza, non sono apribili: l’areazione è assicurata da un impianto di condizionamento con ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore entalpico.
foto | Fabrizio Marelli
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 13 di legnoarchitettura