NZ CLEAN ENERGY CENTRE

Taupo (NZ)
16
Lug

Un centro per l’energia pulita

Strategicamente posizionato al centro dell’Isola del Nord della Nuova Zelanda, a Taupo (località nota per lo sfruttamento dell’energia geotermica), il New Zealand Clean Energy Centre (NZCEC) promuove lo sviluppo e l’adozione di tecnologie per le energie rinnovabili.
La nuova sede è un edificio multi funzione che funge da vetrina delle tecnologie per l’energia pulita e accoglie spazi per uffici e un centro per esposizioni, conferenze ed eventi. Si tratta della prima fase di un progetto più ampio che vedrà in futuro il raddoppio degli spazi espositivi e di lavoro e che ha visto l’impiego dell’Office Tool del New Zealand Green Building Council come aiuto per una progettazione maggiormente sostenibile.

Il Centro è orientato in modo da ottimizzare i guadagni solari passivi e l’illuminazione naturale.
La parete curva traslucida del foyer a doppia altezza garantisce grande luminosità così come le ampie finestre che consentono i guadagni invernali evitando il surriscaldamento estivo grazie alle ampie schermature esterne. L’illuminazione artificiale si attiva solo quando necessario e in funzione del livello di luce naturale. L’acqua piovana è utilizzata per alimentare i WC e il sistema di irrigazione delle piante autoctone (che filtrano l’aria e forniscono umidità nel periodo estivo) della balaustra al primo piano.

Ceneri leggere provenienti dalla Huntly Power Station, la più grande centrale elettrica della nazione, sono state utilizzate per ridurre il contenuto di cemento del pavimento in calcestruzzo lucidato (che funge da massa per l’accumulo termico), mentre diversi tipi di isolamento, con spessori superiori alle richieste normative, sono stati utilizzati nell’involucro (tra cui balle di paglia per le pareti sud ed est).

Il legno è stato ampiamente utilizzato, spesso impiegando legname di “scarto”, come nei portali dell’atrio realizzati con sfridi di segheria. Strutturalmente sono identificabili tre strutture a telaio in lamellare, compositivamente indipendenti ma staticamente collegate. Quella dell’atrio, che funge da ossatura dell’intero edificio e sulla quale si innestano la copertura dell’ala sud e i solai della sezione nord, si prolunga fino all’ossatura ravvicinata del foyer con travi ad arco. Il comportamento e le reazioni del telaio assicurano la resistenza al carico sismico e al vento laterale, mentre capriate in acciaio e aste di rinforzo sopportano i carichi longitudinali.

foto | Grabb; Antanas Procuta

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 14 di legnoarchitettura