REEF SANSONE

Portoferraio (LI)
9
Nov

REEF SANSONE – PORTOFERRAIO (LI)

 

Bar all’Isola d’Elba

Realizzare un’opera a servizio di una delle spiagge più belle d’Italia può non essere semplice, soprattutto se il fabbricato si inserisce in un contesto sottoposto a tutela naturalistica. Questo è ciò che accade con il nuovo bar- ristorante Reef Sansone che si colloca su un promontorio affacciato sulla spiaggia all’interno della Costa Bianca di Portoferraio nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.Il progetto nasce dalle peculiarità dell’area protetta e dalla volontà di relazionarsi con essa secondo un processo che si ispira alla morfologia del luogo, ai suoi colori e ai suoi materiali, indirizzando pertanto le scelte progettuali verso l’integrazione tra l’ambiente e il costruito. In questo modo, i nuovi volumi e gli spazi privilegiano una struttura a secco, materiali naturali e ampie zone verdi.

Nel dettaglio, l’ossatura a telaio a secco in legno e ferro, che non ha richiesto lavori di scavo, non impatta sul terreno su cui poggia e i solai di calpestio sono sollevati da terra per non modificare il profilo originario del sito. La salvaguardia dell’area ha richiesto l’uso di materiali non inquinanti come, ad esempio, fibra di legno e lana di pecora che, al disassemblaggio dell’edificio, lasceranno il luogo nelle condizioni iniziali e, infine, il verde pensato per disegnare aree relax ombreggiate che consentono alla macchia mediterranea di penetrare nel fabbricato e di riaffermare la dimensione naturale del programma progettuale.

L’edificio si compone di tre livelli con i locali tecnici e i servizi igienici al piano rialzato, la cucina, l’area bar e due terrazze esterne al secondo e la terrazza belvedere con il giardino pensile all’ultimo ed è rivestito esternamente con doghe in legno naturale il cui colore richiama quello delle tronchi di leccio che circondano la struttura. La facciata è inoltre ricoperta in gran parte da due orti verticali che si contraddistinguono per la presenza di erbe aromatiche che crescono spontaneamente in questi luoghi. Un giardino pensile sulla terrazza superiore racchiude in sé alcune piante della macchia mediterranea per ritrovare e far riconoscere la vegetazione tipica dell’area.

foto | Stefano Muti

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 33 di legnoarchitettura

Sfoglia in anteprima la rivista