BAD RAMWALD

San Lorenzo di Sebato (BZ)
30
Nov

BAD RAMWALD – SAN LORENZO DI SEBATO (BZ)

 

Nel cuore del bosco

Su una montagna sopra Mantana, nel comune di San Lorenzo di Sebato, si trova una radura in mezzo al bosco dove si può scorgere un piccolo insediamento di case che interpreta in chiave contemporanea la tradizionale architettura ladina della Val Pusteria. Il progetto ha percorso un sentiero impervio prima di essere realizzato, in quanto i costruttori locali desideravano essere sostenuti da sviluppatori che invece, viste le problematiche dell’area, hanno preferito ritirarsi, fino all’arrivo di un nuovo investitore e all’incarico affidato all’arch. Stefan Hitthaler.

Il sito, infatti, pur essendo ricco di acqua, è immerso in una fitta foresta, ha una pendenza molto ripida, non è orientato a sud e, anche se le strade in inverno vengono regolarmente sgomberate, raggiungerlo in macchina è a volte una vera e propria avventura! Tuttavia, l’idea di vivere in una casa nel bosco ha preso lentamente il sopravvento sulla mancanza dell’esposizione a mezzogiorno e da essa è nato il concept progettuale che funge anche da mediatore tra le due culture del luogo, quella legata alla Germania e quella dell’Alto Adige. Rispetto all’architettura tedesca dove tutto è costantemente standardizzato, il costruire in Alto Adige è caratterizzato da una maggiore libertà espressiva, pur nel rispetto delle leggi nazionali e locali, e ciò si traduce in un territorio che diventa l’interfaccia e il contatto tra due mondi dove l’artigianato è ancora autentico ed eccellente.

A partire da questi presupposti è stato dunque sviluppato un piccolissimo borgo che si compone di sette case e un appartamento, realizzate in legno massiccio e posizionate su due file sfalsate; nella parte posteriore ci sono tre abitazioni che come piccole torri si innalzano a guardare tra e oltre i quattro volumi antistanti i quali, in prima fila, sono posti a sbalzo sull’erto pendio. I corpi di fabbrica, che accolgono al piano terra la zona living e a quelli superiori l’area notte e relax, presentano un’ampia vetrata che abbraccia tutti i piani così da consentire una vista dall’alto verso il basso e favorire l’illuminazione naturale. Le case, certificate CasaClima A, sono riscaldate a legna sia con stufe interne sia centralmente mediante un impianto a cui sono collegate; infine, l’acqua delle sorgenti, considerata curativa, è impiegata per gli usi quotidiani, rendendo questo insediamento quasi autosufficiente.

foto | ©Harald Wisthaler

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 46 di legnoarchitettura

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