Nuova sede aziendale

Torino (TO)
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Giu

INNOVATION SQUARE CENTER – TORINO (TO)

 

Legno smart

Nel 2018 la società dell’automotive Sigit Spa bandì un concorso di progettazione riservato a progettisti under 40, finalizzato alla riqualificazione dell’edificio Mario Gros di Corso Orbassano a Torino e con lo scopo di dare vita all’Innovation Square Center della città sabauda, centro che avrebbe ospitato la nuova sede di R&S di Sigit. Un progetto ambizioso,che voleva snodarsi sulle linee guida del recupero edilizio, dell’efficienza energetica e della sostenibilità degli spazi. Il concorso venne vinto dal collettivo SeArch, con capogruppo l’arch. Francesco Vaj, la cui proposta progettuale è scaturita dagli spunti inseriti nel documento preliminare alla progettazione dove si faceva cenno a un edificio nell’edificio con previsione di spazi per startup, co e smart working.

Il concept si è quindi ispirato a un uovo che con il guscio rigido e l’albume – metafora della società consolidata – protegge il tuorlo (in questo caso le nuove idee) permettendo lo sviluppo della vita all’interno. Tutto ciò si è tradotto nell’inserimento all’interno dell’involucro esistente di una nuova struttura nastriforme in legno formalmente molto diversa, riconoscibile e stimolante, la quale è volutamente scollegata dalla preesistenza poiché porta in sé logiche diverse, ospitando oggi le parti più creative e dinamiche dell’intero fabbricato.

Il nuovo nucleo di legno si appoggia infatti delicatamente all’interno del volume e la sua costruzione è mutabile e reversibile, in quanto la sua struttura e i suoi impianti sono indipendenti da quelli dell’edificio principale; in questo modo, se nel tempo dovessero cambiare le esigenze, si potranno modificare gli spazi e convertire le sale riunioni in postazioni di lavoro o viceversa con pochi interventi. Flessibilità e leggerezza dunque per una completa reversibilità dell’intervento. L’accentuare, infine, la diversità delle forme e dei materiali tra il vecchio “guscio”, seppur riqualificato e recuperato, e il nuovo “tuorlo” vuole rimarcare consapevolmente il contrasto tra le funzioni ospitate e il resto dell’edificio.

foto | ©Francesco Vaj; Matteo Brusaschetto

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 42 di legnoarchitettura

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