Biblioteca in Svizzera
Spiez, cittadina svizzera del Cantone di Berna, ha da un anno a questa parte una nuova biblioteca che è anche ludoteca e che, al piano superiore ospita pure alcuni uffici dei servizi sociali del comune.
Risultato di un concorso, vinto dallo studio bauzeit architekten di Biel, la biblioteca-ludoteca si integra con la scuola e l’edificio principale dell’amministrazione comunale a formare un complesso con funzioni pubbliche. Dal punto di vista funzionale, la parte biblioteca-ludoteca è collocata al piano terra mentre gli uffici dei servizi sociali comunali sono ubicati al piano superiore con un ingresso indipendente collegato da una rampa al parcheggio.
Ad esclusione delle fondazioni e del vano scala-ascensore-servizi in calcestruzzo armato, la struttura è in legno, sia per le partizioni verticali sia per quelle orizzontali. Elementi prefabbricati a telaio per le pareti sono stati montati in cantiere assieme ai solai, costituiti da elementi scatolari cavi riempiti di ghiaia o isolante. Il rivestimento esterno in doghe di legno scuro ricorda la disposizione dei libri su uno scaffale, con fresature che ripropongono 172 tra titoli di libri e di giochi.
Il disegno è dell’artista Susanne Dubs, la quale si è rifatta alla tradizione decorativa degli edifici in legno della zona, l’Oberland bernese. I fregi e le scritte, anticamente intagliati a mano, sono oggi riproposti grazie a macchinari a controllo numerico che ne consentono una produzione a costi accettabili. Il legno cambierà colore con il tempo e gli angoli delle scritte, a volte in altorilievo a volte in bassorilievo, si smusseranno, a causa degli agenti atmosferici, conferendo alla facciata un aspetto volutamente “vissuto”.
Il 98% del legno utilizzato nell’edificio, per la struttura e e rivestimenti interni ed esterni, proviene da foreste svizzere gestite in maniera sostenibile, requisito posto come condizione fin dalla fase di progetto da parte del committente, il Comune di Spiez. (…)
Fotografie edificio finito: © yves-andre.ch
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 22 di legnoarchitettura