RESIDENZE A CHIASTRONE

località Chiastrone, Langhirano (PR)
5
Lug

Residenze sull’Appennino Parmense

I rilievi dell’Appennino, il torrente, i canali, i muri in sassi di due vecchi edifici ormai abbandonati. La magia di un luogo e le tracce dimenticate di un passato agricolo e produttivo. Pochi ma forti elementi da salvaguardare e da cui partire per realizzare un progetto di recupero, un’abitazione per una famiglia e una casa per gli ospiti.

“Quando con Giovanni effettuammo il primo sopralluogo – racconta Marco Contini –, immersi nella vegetazione che aveva circondato gli edifici, furono poche le parole per descrivere quello che i nostri sensi percepivano. Dopo una settimana presentai i primi schizzi a Giovanni ed Elena a cui spiegai lo spirito del nostro intervento: la magia di questo luogo è in quel rapporto continuo fra gli elementi depositati nel tempo, i canali, l’acqua, il torrenti, gli alberi, i muri in sassi, tutto sembra rimandare a un’armonia che deve essere semplicemente riscoperta, con semplicità e attenzione”.

Attenzione e semplicità che emergono nei misurati interventi necessari per rendere le strutture adeguate alle nuove esigenze, togliendo quella patina che l’incuria aveva depositato negli anni. Consolidate le fondazioni e le murature, solo poche aggiunte realizzate in legno: i nuovi tamponamenti, il solaio del primo piano, la struttura della copertura, i serramenti.
Il fienile, ora abitazione principale, mantiene il grande passaggio coperto, con gli spazi abitati che si affacciano contemporaneamente su questo percorso e sul giardino, con una relazione visiva continua tra le parti su entrambi i piani.

Il vecchio mulino, ora casa per gli ospiti, mantiene l’originaria destinazione residenziale così come i principali caratteri distributivi e formali. Al suo interno, in corrispondenza dell’ingresso, è stato anche riportato in luce il canale che alimentava la macina, testimonianza del suo passato ma anche carattere del luogo e della continuità della sua storia. (F. G.)

foto | Paola De Pietri

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 21 di legnoarchitettura