Una “scatola energetica” per il futuro
Un anonimo casolare in muratura di pietrame, reso pericolante dai gravi dissesti subiti a causa del sisma del 2009 in Abruzzo, è l’oggetto di questo intervento di sostituzione edilizia che è anche una riflessione sulle modalità della ricostruzione post-sisma e sull’identità degli edifici da riqualificare nelle periferie.
La scelta è stata quella di reinterpretare l’esistente scartando l’idea della demolizione completa e successiva ricostruzione ex-novo. La preesistenza della sagoma e della materia del vecchio fabbricato è richiamata dalle tracce murarie perimetrali preservate che accolgono la nuova abitazione, un organismo scatolare realizzato in X-Lam.
Un volume astratto fortemente connotato dal rivestimento a giunto aperto in larice non trattato. Rivestimento che muterà nel tempo a seconda dell’irraggiamento solare, dell’umidità e dell’esposizione e, attraverso la metamorfosi delle sue sfumature cromatiche, connoterà il rapporto dell’edificio con l’ambiente e con la pietra calcarea e il calcestruzzo del basamento.
Un rapporto in equilibrio tra la memoria del passato e l’aspirazione a un futuro migliore, interpretato attraverso la semplicità delle forme e l’uso di tecnologie sicure, efficienti e a basso impatto ambientale.
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⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 13 di legnoarchitettura
foto edificio finito | Isa Venti