Una scuola a misura di bambino
La scuola materna del comune di Silandro si colloca appena fuori dal centro del paese, ai piedi del Monte Tramontana, immersa in un paesaggio formato da terrazzamenti in pietra e castagni secolari. La nuova costruzione, realizzata in seguito a un concorso internazionale, è disposta sull’asse nord-sud e si sviluppa su due piani lungo il confine ovest del lotto, inserendosi armoniosamente nell’ambiente circostante e sfruttandone i dislivelli, i terrazzamenti e le alberature per favorirne l’utilizzo anche a fini pedagogici.
Considerazioni di carattere ecologico, di risparmio energetico e architettoniche hanno portato alla scelta di una struttura in legno per il nuovo edificio: maggiore facilità nel raggiungere le caratteristiche energetiche di un edificio in classe CasaClima A, riduzione dei costi di gestione futuri, integrazione nell’ambiente naturale. L’asilo è stato realizzato con un sistema a elementi massicci costituiti da strati di tavole in legno non trattato, unite con giunti a pettine e a coda di rondine, senza l’utilizzo di colle o parti metalliche.
La distribuzione delle aule e delle aperture vetrate è dettata dall’orientamento, così da massimizzare l’illuminazione naturale e consentire la vista del panorama. L’ingresso principale si trova al centro dell’edificio, sul fronte est. A sinistra l’ufficio e subito dopo i due locali per le attività di gruppo per piano con annessi locali accessori. A destra dell’ingresso si trovano le aule di sostegno e, parzialmente interrati, spazi di servizio e locali tecnici.
Al primo piano, a nord, si trova il locale movimento con aperture a est e ovest. Dalle aule per attività di gruppo si può accedere direttamente all’esterno e, attraverso un’uscita secondaria, anche i bambini del primo piano possono uscire all’aperto senza usare le scale. La copertura dell’edificio è a verde di tipo estensivo. Il riscaldamento è radiante a pavimento e a parete, allacciato alla rete di teleriscaldamento.
foto | René Riller
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 11 di legnoarchitettura