WENSLAUERSTRAAT 65-69

Amsterdam (NL)
12
Lug

Case a schiera ad Amsterdam

Negli ultimi 10 anni la Wenslauerstraat, nel quartiere Bellamy di Amsterdam, si è molto trasformata. In collaborazione con l’amministrazione cittadina, la cooperativa per l’edilizia residenziale Stadgenoot, privati, architetti e developers vari, sono state riqualificate decine di case nella piccola strada, altre sono state abbattute e sostituite da nuovi edifici. Il quartiere Bellamy, da sempre a funzione mista, residenziale e terziaria, presenta una grande varietà di edifici, sia tipologicamente che architettonicamente.

Al fine di rendere interessante la riqualificazione per gli abitanti del quartiere, sia dal punto di vista finanziario che economico, è stato data la possibilità di realizzare ampliamenti, o sopraelevazioni, anche di piccoli edifici. Possibilità raccomandata in uno studio del 2005, parte di una più ampia analisi, basato anche sulle condizioni di soleggiamento della strada, invero piuttosto stretta. Lo studio prendeva in considerazione anche il mantenimento della varietà esistente, delle suddivisioni irregolari della strada, così come dell’impatto visivo delle altezze sfalsate degli edifici.

Il volume dei numeri civici 65, 67 e 69, oggetto di progettazione da parte dello studio M3H, è stato definito proprio in base a quest’analisi. I numeri 65 e 67, due unifamiliari con giardino, presentano sul lato strada una sopraelevazione di un solo piano con tetto a falda. Grazie al tetto inclinato è garantita la luce naturale nella stretta via mentre la finestra sul tetto provvede a far entrare i raggi solari anche verso la zona nord, dove si trovano la cucina e la camera da letto. Per il numero 69, invece, che si trova a fianco di un edificio di 4 piani, è stata resa possibile una sopraelevazione di due piani, per un totale di 3 piani fuori terra e 3 appartamenti, ognuno dei quali con una zona all’aperto. Tutto l’insieme è stato costruito in modo ibrido.

La struttura portante del complesso è stata realizzata con comuni blocchi di sabbia calcarea e un’ampia fondazione in c.a. Le facciate, i lucernari/abbaini e i tetti spioventi hanno invece una struttura in legno a telaio. Nonostante il budget limitato, lo studio M3H ha cercato di utilizzare il legno per il maggior numero di elementi possibile, anche in una città come Amsterdam che, per tradizione, è fatta di mattoni.

foto | Tobias Bader

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 15 di legnoarchitettura