Un hangar di legno in Nuova Zelanda
Per mostrare la propria collezione di aerei storici, alcuni dei quali costruiti in legno e unici al mondo, il MOTAT (Museum Of Transport And Technology) della Nuova Zelanda ha deciso di ampliare la struttura esistente, già destinata a spazio espositivo. Il nuovo edificio, che sorge sul terreno di una ex discarica, rivisita la forma dell’hangar attraverso grandi portali a telaio in legno LVL (Laminated Veneer Lumber) che coprono una superficie di oltre 3.000 m2 con una luce di ben 42 metri, la più ampia realizzata in Nuova Zelanda per un edificio in LVL.
La struttura presenta doppi montanti, sia sul lato nord sia su quello a sud; lo spazio fra le due file di colonne parallele ha consentito di collocare a sud un mezzanino, per ospitare servizi, aule e attrezzature destinate agli studenti in visita e di aprire sul fronte nord una galleria a tutt’altezza percorribile, separata dallo spazio espositivo, che forma un alto camino solare.
Questo spazio è utilizzato in estate per estrarre l’aria calda e d’inverno per fornire calore supplementare alla sala espositiva principale, mediante una serie di aperture che si aprono in alto e in basso nel tamponamento a fisarmonica fra i montanti. La ventilazione naturale così ottenuta ha evitato l’utilizzo di un impianto di aria condizionata per lo spazio principale riducendo i consumi energetici dell’edificio. La facciata vetrata lascia intravedere la struttura portante e la parete della galleria alle spalle, ottimizzando la quantità di luce naturale entrante.
Al museo è stato premiato col Sustainability Award, Timber Design Awards 2011 e il Sustainability Award, New Zealand Architecture Awards 2012, per l’approccio progettuale sostenibile, approccio che ha portato alla scelta di elementi in LVL prodotti localmente sulla base di un’analisi del ciclo di vita dell’edificio e di un calcolo empirico del bilancio del carbonio e dell’embodied energy.
foto | Patrick Reynolds
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 10 di legnoarchitettura