Un ufficio a incastro in Svizzera
La particolarità del nuovo quartier generale del gruppo editoriale svizzero Tamedia, realizzato nel cuore di Zurigo dallo studio Shigeru Ban Architects, è la struttura di sette piani interamente realizzata in legno (2000 mc di legno di abete rosso), comprese le particolari giunzioni fra travi e colonne. Il sistema strutturale a vista, con l’imponente mole della rete lignea di travi e pilastri incastrati tra di loro senza alcuna connessione metallica, è il risultato del dialogo tra la tradizione della carpenteria giapponese e l’avanzata tecnologia svizzera del legno.
Il nuovo volume, protetto da un triplo vetro con rivestimento basso emissivo, si sviluppa per 50 metri lungo il fiume Sihl e ricalca l’impronta di un fabbricato preesistente demolito, creando continuità con le facciate dei palazzi adiacenti e sfruttando tutta l’altezza consentita al fine di massimizzare la superficie destinata agli uffici. Su questo fronte uno spazio intermedio a tutta altezza svolge la funzione di zona tampone, ventilabile naturalmente, di collegamento tra i vari piani e di area lounge, con balconi che diventano spazi di incontro e di sosta.
Un sistema di aperture in vetro a scomparsa permette di trasformare questi spazi in terrazze all’aperto, con una magnifica vista sul fiume.
Ai sette piani fuori terra, chiusi da un tetto tronco a mansarda che riprende i caratteri della tradizione, si aggiungono due livelli interrati e altri 1518 m2 ricavati dall’ampliamento di due piani dell’edificio confinante.
Alle richieste del committente di un ambiente di lavoro piacevole e sostenibile il progetto risponde non solo con la struttura portante completamente in legno, materiale rinnovabile che aiuta a ridurre le emissioni legate alla costruzione, ma anche con soluzioni progettate per incontrare i più alti standard energetici. La doppia facciata vetrata, che si comporta da barriera termica, si integra con un impianto di riscaldamento e raffrescamento a soffitto che usa acqua di faglia e con il sistema di recupero di calore dell’aria esausta degli uffici. In tal modo si è evitato l’impiego di combustibili fossili contribuendo a una gestione dell’edificio priva di emissioni di CO2 e senza l’utilizzo di energia nucleare.
foto | Didier Boy de la Tour
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 14 di legnoarchitettura