WILDER MANN

Graz (A)
14
Nov

WILDER MANN – GRAZ (A)

 

Sopraelevazione in centro città

Una storia complessa ma con un lieto fine quella dell’edificio “Wilder Mann” di Graz, costruito alla fine dell’Ottocento e sopravvissuto alle vicissitudini degli ultimi 100 anni.
Una posizione privilegiata, in centro città, vicino a una delle piazze più importanti, rendeva l’”Uomo Selvaggio” affacciantesi sulla Jakoministraße un manufatto dalle molte potenzialità ma, proprio per la sua stessa posizione, anche dalle molte problematiche logistiche che non ne hanno tuttavia impedito la trasformazione da locanda-birreria-albergo-sede di diverse istituzioni in un edificio a uso misto, con uffici e appartamenti di diverse metrature e livello nonché costo.

Dopo un grande intervento di ristrutturazione della preesistenza in muratura, che ha cercato di non cancellare ma di valorizzare tutti gli interventi architettonici precedenti, non da ultimo quelli risalenti agli anni ‘60 del secolo scorso, l’aspetto caratterizzante il Wilder Mann è visibile volgendo lo sguardo all’insù, dove 3 nuovi piani sono stati realizzati con elementi prefabbricati in X-lam, creando una sorta di copertura che “avvolge” la sommità dell’edificio come un nastro, dialogando anche con i tetti degli edifici vicini nell’adeguarsi alle loro altezze. Nella fascia sommitale in legno sono sorti otto attici e altri quattro appartamenti con ampie terrazze su tre livelli. Oltre al grande lavoro progettuale eseguito dagli architetti dello studio LOVE architecture and urbanism – che ha trasferito la sua sede proprio nel Wilder Mann – in sinergia con gli altri soggetti coinvolti, in primis il costruttore della parte in legno, le peculiarità che caratterizzano la sopraelevazione riguardano le sue vicissitudini costruttive, strettamente legate alla sfavorevole posizione e la particolare attenzione posta nell’esecuzione dei dettagli architettonici, al fine di non gravare staticamente sull’edificio originario garantendo però al contempo un ottimo comfort interno, soprattutto acustico.

Il periodo di assemblaggio della sopraelevazione in legno è stato di circa 8 settimane. Dei 500 m3 di pannelli X-lam posati, quasi tutti erano pezzi unici. Per soddisfare gli esigenti requisiti architettonici dal punto di vista geometrico e statico, sono state aggiunte travi in acciaio ai livelli dei solai e del tetto mentre tutte le parti di legno sono state nascoste con opportuni rivestimenti, per adempiere alle normative antincendio in vigore al momento della deposizione del progetto.

foto | Jasmine Schüller

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 33 di legnoarchitettura

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