CASA ASTORI

Collina - Forni Avoltri (UD)
29
Nov

CASA ASTORI – COLLINA DI FORNI AVOLTRI (UD)

 

Lo scrigno del cuore

Un piccolo borgo tra i monti friulani in una valle stretta, dove le linee schiette della pietra delle montagne rivivono nell’architettura tipica del luogo. Nel punto più alto di quella valle, quasi a incontrare il Monte Coglians, la vetta più alta tra le Alpi Carniche, si trova una piccola casa che è stata recuperata dall’architetto Federico Mentil per la committente, che voleva un’abitazione in cui proteggere e conservare i propri ricordi.

Già dall’esterno l’edificio mostra la sua anima con il basamento in pietra ruvido e massiccio e con la parte superiore in legno pulita e leggera; entrando, si accede a un piano terra che, luogo di transito e di deposito e spazio di passaggio tra dentro e fuori, si presenta scabro, dai muri irregolari e poco rifiniti, con l’impianto elettrico a vista e i soffitti tamponati mediante un pannello di legno di pino, materiale usato anche per le porti scorrevoli che si sovrappongono alla luce dei fori. Sembra quasi che in questa parte dell’involucro non sia stato effettuato nessun intervento, anche se l’intento è stato quello di preservare e conservare il più possibile le preesistenze. Salendo, si giunge al primo livello che è stato svuotato dai muri divisori, così da creare un grande spazio in cui un nuovo soppalco sospeso, oggi destinato alla zona notte, porta alla memoria l’antica funzione del sottotetto, usato un tempo per immagazzinare le derrate alimentari durante l’inverno. È questo uno scrigno di legno accogliente, dalle linee limpide e chiare, che si contrappone alla solidità del basamento e che, con la sua leggerezza e le sue aperture, racconta il collegamento con il paesaggio esterno e, soprattutto, il rapporto che si instaura tra persone affini.

Incorniciando la vista sul borgo, un’unica grande vetrata si affaccia sulla terrazza esterna, mentre altre aperture mostrano tetti, boschi e montagne. Tra tutte queste, spicca una finestra che, scavata nella scala in legno, incontra l’imponente bellezza del monte che chiude la valle. È un luogo speciale, una nicchia caratterizzata, dal colore blu; blu cobalto come il cielo sopra il Monte Coglians, che il compagno della committente, andatosene troppo presto per una grave malattia, amava guardare.

foto | ©Alessandra Chemollo

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 45 di legnoarchitettura

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