CASA NELLA CASA

Bílka (CZ)
4
Set

Jonáš Barn – Bílka (CZ)

 

Una casa dentro il fienile

Nel trasformare in un’abitazione contemporanea un fienile del XIX secolo gli architetti dello studio berlinese af2 architects e i committenti hanno intrapreso una sorta di esperimento, poiché la trasformazione richiedeva soluzioni non ortodosse per la disposizione degli spazi, le modalità della conversione, la scelta dei materiali nonché le soluzioni di dettaglio che, pur non essendo state tratte dalle norme DIN, corrispondevano tuttavia al buon senso costruttivo.

Ubicato in una zona protetta dell’altipiano boemo, l’intervento rappresenta un contributo innovativo per la riqualificazione/recupero di edifici tradizionali, testimoniando rispetto nei confronti dell’antica costruzione e del luogo ma rispondendo agli attuali standard energetici e di comfort. L’unica soluzione per poter mantenere intatto l’aspetto esteriore del manufatto edilizio, un fienile con pareti in muratura di 60 cm di spessore prive fondazioni, è stata quella di realizzare una casa nella casa. Il vecchio edificio in pietra è rimasto quindi come protezione dalla pioggia e dal calore estivo mentre, all’interno, la nuova costruzione in legno con struttura a telaio fornisce riparo dal freddo e dall’aria. Tra vecchia e nuova costruzione si crea uno spazio non riscaldato che amplia la superficie abitativa e contribuisce positivamente, grazie anche alla schermatura e allo smorzamento di fase offerti dalla massa muraria, al bilancio energetico finale. Gli spazi intermedi a sud sono illuminati dall’alto da un lucernario a fascia collocato nella falda del tetto che consente un ottimale sfruttamento dei guadagni solari.

Grandi aperture vetrate, prive di telaio, sembrano eliminare il limite tra l’interno, l’esterno e lo spazio tra questi mentre le due grandi porte del fienile, a nord e a sud, permettono un’ampia vista sulla natura circostante. Il lucernario sopra la cucina serve per l’aerazione del soggiorno generando un effetto camino mentre finestre apribili al piano superiore garantiscono la ventilazione naturale passante della zona interstiziale.
Dal punto di vista impiantistico, una pompa di calore geotermica garantisce l’acqua calda sanitaria e il riscaldamento, distribuito attraverso pannelli radianti a pavimento e termoconvettori nelle zone con pavimentazione in legno. Le acque reflue sono convogliate verso un impianto di depurazione biologico privato.

foto | ©Ester Havlova

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 13 di legnoarchitettura

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