Nastrificio 271 – San Mauro Torinese (TO)
Riconversione storica
L’azienda Nastrificio Bonicatti fu fondata nel 1848 a Torino. Specializzata inizialmente nella realizzazione e fornitura delle ghette per l’Esercito Albertino, si ampliò nel corso degli anni, diversificando la produzione e aumentando esponenzialmente il numero degli addetti impiegati, sviluppi che portarono al trasferimento della ditta a San Mauro Torinese. Con il radicale cambiamento dei sistemi di produzione nel corso del tempo e in particolare negli anni Ottanta, il complesso immobiliare degli uffici e una zona adibita all’attività industriale furono lentamente dismessi e sia la normale usura legata al lavoro qui svolto sia una mancanza di ordinaria manutenzione portarono la struttura a un pessimo stato di conservazione. Tuttavia, dalla volontà della proprietà di mantenere quello che la fabbrica ha rappresentato per la cittadina piemontese, ha preso vita la riqualificazione di parte dell’edificio prevedendone la ricostruzione, mantenendo la sagoma esistente in planimetria, massimizzando lo spazio a disposizione e recuperando la sua volumetria.
Il concept è stato quello di riproporre un’architettura che fosse testimonianza e mettesse in evidenza la preesistenza storica richiamando nella geometria dei prospetti le forme delle fabbriche del “boom economico” degli anni Cinquanta, con shed in copertura e grandi vetrate per godere di un rilevante apporto di luce naturale all’interno degli ambienti. I nuovi volumi a destinazione d’uso residenziale sono stati realizzati in pannelli X-lam su un basamento in calcestruzzo armato, che consente l’accesso carrabile e pedonale senza l’ausilio di rampe.
Il complesso accoglie 10 appartamenti su due piani con una copertura che alterna tetti piani, dove sono posizionati i pannelli fotovoltaici per la generazione di energia elettrica, a falde inclinate in lamiera che richiamano la forma degli shed. L’edificio, pur essendo vicino alla città, è completamente immerso nel verde e rivolto verso la Basilica di Superga e la collina grande: una vista valorizzata dalle grandi aperture vetrate che contribuiscono alla sensazione di vivere immersi nella natura.
foto | ©Fabio Oggero
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 50 di legnoarchitettura
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