Una villa in X-lam tra i vigneti
Affacciata su un vigneto vincolato con all’interno una torre piezometrica ottocentesca e adiacente a un nucleo storico, la Winegrape House cela la sua struttura in X-Lam sotto un rivestimento in pietra e metallo che cerca il dialogo con le preesistenze e la tradizione locale senza rinunciare a un linguaggio contemporaneo.
La pietra utilizzata per i rivestimenti, così come il legno impiegato anche nelle pavimentazioni esterne, sono interpretati in chiave contemporanea, richiamando i cromatismi dell’intorno e sottolineando il legame con la natura, mentre il metallo che riveste alcuni elementi e la copertura rimarca la contemporaneità della casa. La contemporaneità è rimarcata dalle semplici geometrie e dall’equilibrio fra i pieni e i vuoti della volumetria.
L’area è caratterizzata dalla torre limitrofa e offre un’ottima visuale sulle colline e sull’ex monastero della Santissima Trinità. La villa è articolata a L con il corpo principale sviluppato su due piani. Ampie vetrate garantiscono luminosità agli ambienti aprendo la vista sul paesaggio circostante. Costruttivamente, fatta eccezione per il piano interrato che ospita i servizi, realizzato in calcestruzzo armato, l’edificio è stato totalmente realizzato a secco.
La villa è riscaldata e raffrescata mediante pannelli radianti, alimentati da pompe di calore aria-acqua, e un impianto di ventilazione meccanica con recupero di calore. Pannelli solari termici, collocati a terra in giardino, sono impiegati per l’acqua calda sanitaria e l’acqua della piscina mentre un impianto fotovoltaico architettonicamente integrato è installato sulla vela, orientata a sud, a copertura dello studio.
foto | ABnormA Architetture
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 13 di legnoarchitettura