CENTRO POLIFUNZIONALE

Brescia
13
Lug

Polo polifunzionale a Brescia

Ai margini del centro storico di Brescia e a ridosso della linea ferroviaria Milano-Venezia sorge questo complesso in legno che ospita una serie di attività nell’ambito del recupero del disagio sociale ed economico. Costruito su un lotto risultante dalla demolizione di un deposito, di cui resta a testimonianza solo una parete perimetrale, il centro accoglie quattro realtà associative e un’area residenziale destinata a una casa-famiglia e ad appartamenti in co-housing per studenti, funzioni diverse disposte in spazi e volumi separati attorno a una corte centrale che organizza l’impianto complessivo.

La diversità funzionale e di utenza, pur essendo un motivo di ricchezza e vitalità, ha richiesto attenzione nell’articolazione degli spazi al fine di evitare possibili conflitti. I progettisti hanno optato per un corpo di fabbrica su due piani fuori terra e uno in quota ribassata con un sistema distributivo su ballatoi interni, attorno a una corte chiusa che asseconda la forma del lotto triangolare, sfruttandone al massimo la superficie disponibile e minimizzando l’impatto volumetrico.

La corte assume un ruolo architettonico e funzionale, articolando il complesso e fornendo uno spazio collettivo nel quale svolgere funzioni libere di aggregazione o anche manifestazioni, riunioni all’aperto o rappresentazioni artistiche. Il complesso si connota per il rivestimento in legno, soluzione che denuncia chiaramente la natura della struttura portante dell’edificio, realizzata integralmente in pannelli X-lam di legno lamellare.

Le doghe orizzontali di larice arricchiscono con la loro irregolare scabrosità la semplicità dei prospetti, coerente con i limiti economici e le funzioni ospitate, scandendone con il passar del tempo il naturale invecchiamento e ingrigimento. L’andamento orizzontale è interrotto solo dalle aperture verticali che ritmano le facciate alleggerendone la gravità. L’indipendenza energetica del complesso è assicurata da una centrale a biomassa, posta in una porzione residuale dell’area e completamente interrata, integrata da due pozzi geotermici e da un impianto fotovoltaico da 32 kW.

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 10 di legnoarchitettura