Un ampliamento in Australia
Costruita alla fine dell’Ottocento, la Garth House, già all’epoca dell’acquisto da parte di una giovane coppia impegnata nella ristorazione, necessitava di qualche lavoro di riparazione e manutenzione.
Dopo aver vissuto per tre anni nella casa, durante i quali alcune parti si erano ulteriormente deteriorate, i committenti hanno deciso di ampliare l’abitazione sul giardino retrostante, conservandone il più possibile la forma e l’aspetto originale.
Il progetto del nuovo edificio è stato affidato ai progettisti di Ola Studio che hanno contrapposto all’esistente – ricalcandone però le forme rettilinee – una serie di scatole scure dalla struttura in legno a telaio; queste sono disposte sia in planimetria sia in altezza secondo una sequenza che varia per dimensione dei volumi e il cui obiettivo è creare spazi che permettano di percepire il giardino e dal giardino guardare lo spazio interno, quasi come attraverso uno specchio.
Durante la progettazione e costruzione della casa, processo durato diversi anni, la famiglia è cresciuta ed è stato necessario ripianificare gli spazi. Così, alla fine, il solido corpo ottocentesco, dalle bianche pareti intonacate, accoglie l’ingresso, una sala e le camere dei tre bambini, mentre, quasi impilati uno sull’altro, i nuovi volumi ospitano al piano terra la zona giorno della famiglia che qui si riunisce per cucinare, mangiare e rilassarsi.
Seppur pensata come un unico grande open space, questa superficie è suddivisa in aree con funzioni diverse, ma connesse tra di loro e con l’esterno, e si caratterizza per le grandi vetrate a tutta altezza che corrono sull’intero perimetro; le doghe del rivestimento di facciata in legno scuro bruciato, i portali fasciati con lo stesso materiale e gli sbalzi dei piani superiori assicurano l’adeguata schermatura al sole.
Il passaggio tra vecchio e nuovo edificio è sottolineato da una scala che, con la sua balaustra metallica nera, dal piano terra porta alla camera da letto padronale e a un terrazzo;
dopo l’ultima rampa, una mansarda, costruita nello spazio del tetto dell’abitazione originaria, funge da ufficio, area gioco interna per i bambini e camera da letto aggiuntiva, con gli arredi sapientemente nascosti in armadi e pannelli estraibili o a scomparsa. (…)
foto | Derek Swalwell
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 27 di legnoarchitettura