D’ARTEMISIA – PONT-SAINT-MARTIN (AO)
Bois pour les Chambre d’hôtes
Un edificio costruito nel 1948 interamente in muratura di pietra e trovanti di fiume, di proprietà della famiglia del progettista, è stato ristrutturato e sopraelevato con un intero piano e dotato di una copertura in legno lamellare e pareti in X-lam. L’abitazione presentava caratteristiche costruttive e tipologiche degli anni ‘50 e ‘60 ed è stato necessario un grande lavoro ingegneristico e di restyling per poterla adattare al suo nuovo uso turistico-pubblico.
Un punto delicato è stato rendere l’intero volume particolare nella sua immagine visiva, dato che si trova direttamente affacciato sulla principale arteria di ingresso alla Valle d’Aosta e costeggia l’antica Via Francigena o Cammino Balteo. Il corpo di fabbrica originario è stato alleggerito dei balconi e riordinato nella forometria di facciata; l’aggiunta di un cornicione sagomato, parapetti a filo muro realizzati a mano in ferro battuto e uno spigolo in tavole di cedro naturale contribuiscono alla nuova immagine del “cubo” originale. Il volume verticale aggiunto all’interno del cortile, costruito in legno strutturale e rivestito in lamiera metallica a doppia aggraffatura, contiene due spazi relax/dormeuse che ampliano la superficie interna delle camere, configurandosi come un bay-window con vista sulla antica Via Francigena valdostana che corre alle spalle del fabbricato tra gli storici vigneti del luogo.
Le caratteristiche dei serramenti, studiati e realizzati con grandissima cura assieme ad artigiani del luogo, hanno permesso di ottenere una performance acustica notevole, unita alla leggerezza dei telai in alluminio. Il rumore causato dal traffico intenso della via regionale è infatti completamente azzerato all’interno, con grandissima sorpresa di quanti visitano la struttura. Il progetto di illuminazione è stato curato dagli stessi progettisti con l’utilizzo di corpi illuminanti nuovi e alcuni pezzi storici di primo Novecento. La consulenza tecnica ha permesso di trovare soluzioni mirate e personalizzate nell’ambito dell’illuminotecnica, con l’impiego di pezzi appositamente cablati e studiati per gli ambienti.
foto | ©Silvia Stroppa e David Mannarino fotografo
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 43 di legnoarchitettura