MAISON EN BOIS

Antony, Parigi (F)
13
Lug

Una casa “aperta” vicino a Parigi

Nella periferia a sud di Parigi questo edificio in legno a due piani si caratterizza per il tetto apparentemente incompiuto che, pur riprendendo la forma delle coperture degli edifici circostanti rispondendo così anche alle restrizioni del regolamento edilizio, è lasciato a vista, aperto; anzi, trasformato in una zona viva, un giardino pensile, una terrazza per le verdure e la frutta, sfruttando appieno una superficie altrimenti destinata al sottotetto.

L’aspetto distributivo della casa è molto singolare, essendo i committenti una famiglia allargata che necessitava di un design flessibile e modulare. La scala è posizionata centralmente su un lato corto dell’edificio in corrispondenza dell’ingresso e delle aree di servizio e non divide fisicamente le due unità immobiliari: è stata infatti progettata per diventare in futuro un’area comune che collegherà visivamente i due piani del volume del fabbricato.

La zona giorno e quella della biblioteca-studio sono separate da grandi pareti mobili che consentono di allargare o chiudere gli spazi a seconda delle esigenze della vita quotidiana. Le aree living si espandono al di fuori delle abitazioni: ampi serramenti con doppio vetro e argon dilatano la zona giorno verso il giardino al piano terra e al piano superiore nell’ampio terrazzo che crea una zona d’ombra al piano terra durante l’estate. Due lucernari sulla terrazza giardino portano la luce naturale ai piani inferiori.

La facciata principale a nord, su cui affacciano le camere da letto, è una composizione di aperture, alcune delle quali costituite da pannelli in inox lucidato su entrambi i lati, apribili ad anta. I riflessi della vegetazione sulle vetrate e sulle ante a specchio nelle loro varie posizioni, mutano continuamente l’aspetto della facciata. L’elevato isolamento della struttura rende quasi superfluo il riscaldamento a pavimento mentre l’impianto di recupero dell’acqua piovana consente l’irrigazione del giardino e del tetto giardino limitando l’utilizzo di acqua potabile.

foto | Clément Guillaume

⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 09 di legnoarchitettura