CORTE BERTESINA – VICENZA (VI)
Un recupero tra passato e futuro
Corte Bertesina è un progetto di recupero e trasformazione nel quale si intrecciano valori ambientali, sociali e agricoli, un vero e proprio complesso architettonico, al limite delle corti autarchiche medioevali. Collocata in un bosco di 8 ettari, nella prima periferia di Vicenza, essa racchiude al suo interno orti e seminativi, una fattoria sociale che offre opportunità di lavoro a ragazzi affetti dalla sindrome di Down, un negozio con laboratorio di trasformazione, una struttura per l’ospitalità agrituristica, un centro visite per attività didattiche, residenze. Il punto di partenza è stato una tipica corte rurale veneta ottocentesca, realizzata originariamente in mattoni e legno, e rinnovata portandola a nuova vita attraverso la moltiplicazione delle sue funzioni e l’integrazione di nuove parti realizzate in legno lamellare e X-lam. Oltre agli obiettivi di rigenerazione funzionale, il secondo importante scopo è stato quello di inserirsi nel modo più leggero possibile nel contesto naturale, assorbendo da esso tutte le potenzialità visive ed energetiche, senza tralasciare il benessere dei futuri utenti.
Un concetto di sostenibilità a 360° ha guidato dunque l’intero progetto: sul piano sociale, sul piano del benessere dei fruitori, sul piano della scelta dei materiali e delle tecniche costruttive nonché sul piano dell’uso e della produzione dell’energia. Lo spazio della corte storica è completato a sud da un lungo muro lineare in pietra locale, costruito con tecniche tradizionali, che funge da “filtro” tra le attività sociali che si svolgono attorno all’aia e quelle private delle nuove residenze.
I nuovi volumi di queste si articolano in modo conseguente e sono stati realizzati con strutture leggere prefabbricate in X-lam, agganciate al muro in sasso e appoggiantisi sul grande piano interrato che accoglie i parcheggi. Il rapporto visivo con il paesaggio, l’orientamento solare e il controllo della ventilazione naturale hanno determinato la soluzione progettuale, così come la forma della copertura è stata definita in funzione del controllo della luce naturale e per le sue potenzialità fotovoltaiche: grazie ai 60 kW prodotti dai pannelli FV è possibile non solo alimentare le attività agricole della Corte, ma anche la climatizzazione a pompa di calore di tutti gli edifici collegati a un anello geotermico.
foto | ©Alessandra Chemollo
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 32 di legnoarchitettura